di Ezio Sabatini
POGGIBONSI. Continua l'opera investigativa dei carabinieri della compagnia valdelsana sul fatto di sangue che ha visto protagonisti alcuni cittadini albanesi nella notte fra ieri ed oggi. Mentre l'omicida Besmir Kollovi si stava recando alla questura di Ravenna per confessare l'omicidio di Armando Jaho, gli uomini del capitano Michele Carfora avevano appena finito di visionare i filmati di una telecamera a circuito chiuso che era puntata sulla zona del fatto.
In queste immagini si vede M.N. di 49 anni, anche lui di origine albanese ma a posto con i documenti ed incensurato, che si è frapposto fra i due concittadini nelle fasi più acute della discussione. L'uomo ha anche tentato di dividere il Kollovi, già noto alle forze dell'ordine per violenze, dal Jaho, al contrario incensurato, e, quando questi è caduto a terra ferito a morte, si è chinato sul corpo cercando di prestare un primo soccorso. Una volta capito che non c'era nulla da fare si è allontanato.
M.N. questa mattina è stato quindi interrogato dal procuratore della Repubblica Mario Formisano, negando di essere stato sul posto e affermando di non essere a conoscenza dei dettagli dell'omicidio. L'uomo, che con le sue reticenze ha cercato di imporre degli ostacoli alle indagini, è stato denunciato ed arrestato con l'accusa di favoreggiamento.
In queste immagini si vede M.N. di 49 anni, anche lui di origine albanese ma a posto con i documenti ed incensurato, che si è frapposto fra i due concittadini nelle fasi più acute della discussione. L'uomo ha anche tentato di dividere il Kollovi, già noto alle forze dell'ordine per violenze, dal Jaho, al contrario incensurato, e, quando questi è caduto a terra ferito a morte, si è chinato sul corpo cercando di prestare un primo soccorso. Una volta capito che non c'era nulla da fare si è allontanato.
M.N. questa mattina è stato quindi interrogato dal procuratore della Repubblica Mario Formisano, negando di essere stato sul posto e affermando di non essere a conoscenza dei dettagli dell'omicidio. L'uomo, che con le sue reticenze ha cercato di imporre degli ostacoli alle indagini, è stato denunciato ed arrestato con l'accusa di favoreggiamento.
Essendo i titolari dell'inchiesta, i militari hanno inviato un fax di fermo alla questura di Ravenna, non potendo per motivi di praticità, essere al moemtno presenti sul posto. Domani mattina due marescialli del gruppo operativo di Poggibonsi saranno nella cittadina adriatica per interrogare il reo confesso in occcasione dell'interrogatorio di garanzia.
Sul fronte delle indagini i carabinieri stanno cercando la compagna di Kollovi, che pare risieda a Colle Val d'Elsa. Per quanto riguarda la ricostruzione del fatto pare che diversi cittadini fossero nella zona del dopolavoro ferroviario, dove stavano anche alcuni anziani italiani, e che fossero un po' "alticci", al punto che forse alcune scintille possano essere state sufficienti a dare vita ad un diverbio per futili motivi che abbia portato ad una sorta di rissa. Sul posto erano presenti anche altri cittadini albanesi che saranno sentiti dagli inquirenti nei prossimi giorni.