
SIENA. A settembre dello scorso anno, nel quadro di una vasta operazione di contrasto al crimine condotta in Val d’Elsa, gli uomini della Squadra Mobile di Siena e del Commissariato di Poggibonsi avevano arrestato in flagranza di reato Salvatore Greco, 39 enne di origini siciliane, che nel garage di casa, a Colle, aveva un fucile “a canne mozze” calibro 20, quattro cartucce per la stessa arma ed un passamontagna. In quella occasione, gli investigatori capirono subito di aver messo le mani su uno dei componenti di un gruppo criminale stabilitosi in Valdelsa per mettere a segno in zona rapine e reati contro il patrimonio in genere.
I conseguenti sviluppi investigativi, infatti, portavano, lo scorso mese di marzo, ad arrestare – su ordine del sostituto procuratore Mario Formisano – un secondo componente di quel gruppo criminale, identificato nel giovane Francesco Muriella, 21 enne, anch'egli di origini siciliane e stabilitosi a Colle, che con Greco aveva progettato di mettere a segno una serie di rapine a gioiellerie della Val d’Elsa. A tal fine, i due, tra le altre cose, si erano procurati il fucile “a canne mozze” ed una motocicletta rubata, già rinvenuta e sequestrata a settembre, da usare per portare a termine i colpi, che il tempestivo intervento della Polizia ha scongiurato.
Ora, un terzo componente della banda è caduto nella rete dei poliziotti della Squadra Mobile di Siena e del Commissariato di Poggibonsi. Le indagini, infatti, hanno consentito di individuare in Giuseppe Greco, 31 enne della provincia di Palermo, chi aveva materialmente procurato attraverso il mercato delle armi clandestine il fucile “a canne mozze”. Per questo motivo e per alcuni furti aggravati perpetrati a Colle, anche Giuseppe Greco è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'uomo, però, "annusata l'aria" si è allontanato qualche settimana fa da Colle per tornare in Sicilia. Ma l'arresto è stato ugualmente eseguito e l'uomo è stato associato al carcere “Ucciardone” del capoluogo siciliano.
I conseguenti sviluppi investigativi, infatti, portavano, lo scorso mese di marzo, ad arrestare – su ordine del sostituto procuratore Mario Formisano – un secondo componente di quel gruppo criminale, identificato nel giovane Francesco Muriella, 21 enne, anch'egli di origini siciliane e stabilitosi a Colle, che con Greco aveva progettato di mettere a segno una serie di rapine a gioiellerie della Val d’Elsa. A tal fine, i due, tra le altre cose, si erano procurati il fucile “a canne mozze” ed una motocicletta rubata, già rinvenuta e sequestrata a settembre, da usare per portare a termine i colpi, che il tempestivo intervento della Polizia ha scongiurato.
Ora, un terzo componente della banda è caduto nella rete dei poliziotti della Squadra Mobile di Siena e del Commissariato di Poggibonsi. Le indagini, infatti, hanno consentito di individuare in Giuseppe Greco, 31 enne della provincia di Palermo, chi aveva materialmente procurato attraverso il mercato delle armi clandestine il fucile “a canne mozze”. Per questo motivo e per alcuni furti aggravati perpetrati a Colle, anche Giuseppe Greco è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'uomo, però, "annusata l'aria" si è allontanato qualche settimana fa da Colle per tornare in Sicilia. Ma l'arresto è stato ugualmente eseguito e l'uomo è stato associato al carcere “Ucciardone” del capoluogo siciliano.