I sospetti dei carabinieri sono nati quando, all’atto del controllo, il giovane riferiva di essere cittadino francese ma esibiva una carta d’identità italiana, rilasciata da un comune della Toscana. Poiché il soggetto era ancora sospetto, è stato condotto presso la caserma di Radda, ove è stato accertato che, tempo addietro, era stato controllato sempre dell’Arma di Poggibonsi, aveva fornito generalità diverse ed esibito documento francesi. Una circostanza che ha obbligato i carabinieri ad avviare ulteriori accertamenti anche attraverso il contatto diretto con i "colleghi" stranieri.
Subito sono stati approfonditi i controlli e sono scattate perquisizioni presso la sua abitazione di Poggibonsi e la struttura ricettiva, nel Chianti, ove alloggiava.
Dai controlli successivi è emerso che il giovane non era conosciuto in Francia: da qui l'approfondimento sui documenti che sono risultati falsi.
I Carabinieri in ottemperanza al cosiddetto "decreto Pisanu", hanno arrestato il giovane per uso di documento valido per l’espatrio, risultato falso.
Per il giovane si sono così spalancate le porte di Santo Spirito, la casa Circondariale del capoluogo senese, ove lo stesso è a disposizione della Procura della Repubblica senese che conduce le indagini.