L'inchiesta ha permesso di scagionare i genitori di lei accusati di minacce e lesioni
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SAN GIMIGNANO. Il 19 dicembre scorso, militari della Stazione di San Gimignano e della Compagnia di Poggibonsi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Torino nei confronti dei coniugi M. C., 49enne, e A. M. 21enne, ritenuti responsabili di “calunnia aggravata continuata”.
Il 29 aprile scorso, a seguito di denuncia presentata dalla stessa coppia, i militari della Compagnia di Poggibonsi avevano avviato un’indagine che portava all’esecuzione di misura cautelare in carcere – emessa dal GIP presso il Tribunale di Firenze – nei confronti di I. C., 46enne, e P. C. C.53enne, pregiudicato, genitori di A. M., risultati gli autori, unitamente ad altri complici non identificati, di atti di “lesione personale” – mediante acido corrosivo al volto – nei confronti del genero, commessi il 23 febbraio 2018 a San Gimignano il 19 aprile 2018 a Torino. Il 10 giugno scorso, il M. C. era oggetto di analoga aggressione a San Gimignano.
L’attività d’indagine condotta nella circostanza aveva portato a evidenziare le responsabilità di P. C. C. e di I. C., attraverso l’esame dei tabulati telefonici delle presunte vittime, in cui si rilevavano numerosi sms minatori, da parte degli arrestati, che rivendicavano anche gli atti compiuti.
Ulteriori approfondimenti investigativi, avviati dagli stessi militari, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino, Lisa Bergamasco, hanno consentito di:
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qualificare come “falsi” i messaggi minatori attribuiti agli arrestati;
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evidenziare le responsabilità coppia fermata in ordine ad attività di “Spoofing”1, condotta dalle stesse presunte vittime in danno degli arrestati e finalizzata ad accusare questi ultimi in ordine a reati mai commessi. Secondo prime ipotesi, il movente sarebbe verosimilmente riconducibile a una situazione di forte rancore di A. M. verso i genitori, colpevoli di non essersi mai presi cura di lei.
1 attraverso particolari siti internet, è possibile inviare sms, attribuendo il mittente a persona diversa da quella che effettivamente genera il messaggio. Tale attività è sfruttata principalmente per fini commerciali da grandi catene di distribuzione che si servono di tali siti per generare messaggi pubblicitari a larga diffusione.