SOVICILLE. Alcune riflessioni sull’amministrazione comunale di Sovicille. La recente approvazione( in grave ritardo sui tempi di legge) dei bilanci consuntivo e preventivo da parte della maggioranza di governo del Comune ha evidenziato non solo problematiche organizzative sul piano amministrativo ma, ben più serie, di programmazione. Già il non avere aggiornato per tempo le procedure necessarie alla elaborazione del bilancio e non avere attribuito incarichi specifici in sostituzione del personale di ragioneria mancante, sono di per sé atti non comprensibili ed inusuali nella nostra amministrazione, ma la limitatezza delle risorse effettivamente disponibili appare allarmante. I vincoli stabiliti dal patto di stabilità (solo di recente un poco allentati) creano la assurda situazione di avere tanti soldi (circa 6 milioni di euro) che non possono essere impiegati. Ciò è dovuto alle politiche di austerità imposte dalle scelte di governo nazionale, ma anche al fatto che in anni recenti, si è investito poco.
Infatti, se da un lato le spese correnti, pur seguendo un trend in diminuzione, appaiono relativamente in equilibrio rispetto agli anni precedenti, le spese in conto capitale sono modeste, appena il 7/8 per cento nel 2015, su un bilancio complessivo di circa 9 milioni di euro reali (una volta espunte le partite di giro). Le spese previste per il 2016 riguardano di fatto interventi necessari (la sistemazione del tetto della scuola di Barontoli, per la quale si sono mossi i cittadini con una petizione al Consiglio Comunale; l’ acquisto di un nuovo pulmino per il trasporto scolastico e alcune spese per la cucina della mensa, a seguito delle proteste di genitori o indette dai sindacati e dalla nostra lista, finalizzate al mantenimento in efficienza dei servizi alle scuole; la sistemazione del cimitero di San Rocco ed i marciapiedi alle Volte Basse), ma si tratta di interventi che per un’amministrazione comunale dovrebbero essere di routine ovvero di manutenzione e di miglioramento.
A nostro giudizio, a questa amministrazione manca una visione strategica, una direzione verso la quale volgere anche le modeste disponibilità .
Assistiamo invece alla esternalizzazione di servizi che l’Amministrazione potrebbe svolgere in proprio ( quali la verifica e la riscossione di tributi non versati, l’approntamento delle buste paga dei dipendenti, la gestione dell’ ufficio di informazioni turistiche, incarichi professionali , contributi concessi ad alcune associazioni), sui quali è possibile fare economie da destinare a nostro giudizio prioritariamente ai servizi scolastici (riduzione delle tariffe tra le più alte della Toscana). Per fare cassa invece si preferisce vendere gli ultimi beni comunali.
Il nostro voto ad entrambi i bilanci è stato, di conseguenza, negativo. Sui singoli punti ritorneremo, al fine di esercitare il nostro compito di controllo e di indirizzo.
ALFREDO CAMOZZI – CAPOGRUPPO LISTA SINISTRA PER SOVICILLE