Sandro Marsibilio, dirigente scolastico, ha sottolineato che l’educazione alla sicurezza deve andare di pari passo con la cultura della sicurezza
di Fabrizio Pinzuti
ABBADIA SAN SALVATORE – La presenza di almeno un defibrillatore nei luoghi dove si svolge attività fisica, con personale in grado di usarlo, è per fortuna non solo un obbligo di legge ma una pratica salvavita sempre più diffusa, alla quale si stanno interessando non solo le autorità sanitarie ma anche terzo settore e privati. Un esempio in tal senso viene dall’Istituto di Istruzione Superiore “Amedeo Avogadro” dove il 20 ottobre è stato istallato un defibrillatore su iniziativa non solo della scuola ma anche di un’associazione sportiva e di una ditta che opera nel campo della pelletteria. Il professor Sandro Marsibilio, dirigente scolastico, ha sottolineato che l’educazione alla sicurezza deve andare di pari passo con la cultura della sicurezza che non può essere ridotta a un piano di evacuazione per eventuali situazioni di pericolo, ma deve riguardare la messa in sicurezza più ampia degli edifici e degli impianti. La scuola da sola non può risolvere i problemi di sicurezza, che devono interessare la comunità nella quale la scuola esplica la sua attività formativa. Nel breve saluto il sindaco Fabrizio Tondi ha ricordato che all’età degli alunni non sempre si può cogliere la drammaticità della situazione di un arresto cardiaco, che spesso arriva in situazioni di stress fisico. Anche per questo i ragazzi dovrebbero imparare ad usare il defibrillatore. Fabrizio Piccinelli, dell’associazione sportiva Soyuz, ha ricordato che nella pratica dello sport l’autotutela non è un optional ma un obbligo. Cristiano Cheli, della Garland srl, associata alla Seline Production, ha ricordato che il dono dell’apparecchiatura salvavita non va visto come un incentivo promozionale all’attività sportiva, ma rappresenta una delle risposte alle necessità del territorio. “E’ un gesto, ha proseguito l’imprenditore, di buona volontà ma può essere l’inizio di un impegno del mondo del lavoro nel sociale”. Cheli ha concluso invitando tutti ad intraprendere altri consimili iniziative che potranno trovare considerazione e accoglienza nel campo della produzione.