Al via un nuovo lotto di lavori con due ricostruzioni cofinanziate dalla Regione Toscana
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“Sono già oltre 5mila gli studenti ad oggi prenotati – spiega Valenti – e questa è già di per sé una conferma importante della qualità dell’intera operazione ricostruttiva. che come sempre sarà progressivamente consultabile dalla pagina Facebook Archeodromo live. Un’esperienza innovativa e viva che ha suscitato un crescente interesse nella comunità poggibonsese e nella comunità scientifica e accademica. Con questo lotto di ricostruzioni la zona centrale prevista nel progetto definitivo sarà portata a compimento”.
Nel dettaglio l’annesso funzionale che sarà costruito è un magazzino-granaio posto dietro la grande capanna, di forma rettangolare e misure pari a 8,5 x 5,5 metri. Avrà la forma di un’abitazione ma ricorderà una palafitta. Verrà ricostruito, seguendo i dati dello scavo, su dei grandi pali. Il pavimento fatto di assi di legno sarà sopraelevato dal terreno (per proteggere le scorte di cereali dall’umidità) e si accederà attraverso una scaletta in legno. L’allestimento interno sarà quello di un granaio e dunque grandi sacchi, contenitori, attrezzi per la lavorazione delle gragnaglie. La seconda struttura è una delle capanne contadine, di forma rettangolare con dimensioni intorno ai 30 mq. L’architettura del tetto sarà a doppio spiovente e per la copertura probabilmente verrà sperimentato un tetto fatto di ramaglie. Sarà la casa di Garipaldo, il fornaio del villaggio. Questo quarto lotto di lavori si realizza con un investimento di 52mila euro con cofinanziamento della Regione Toscana per 40mila euro.
L’Archeodromo, primo museo open air dedicato all’alto medioevo, è un villaggio carolingio ricostruito in scala reale sulla base di quanto emerso nella campagna scavi portata avanti dall’Università di Siena sulla collina di Poggio Imperiale. Il progetto è nato con risorse Arcus SpA e sulla volontà della Fondazione Musei Senesi e del Comune di Poggibonsi, con il supporto scientifico dell’Università di Siena. Fondamentale il supporto di Archeotipo srl e dell’Associazione Culturale Started e quello gestionale di Fondazione Elsa. Il 18 ottobre 2014 è stata inaugurata la prima porzione del villaggio a cui ha fatto seguito la realizzazione di altre strutture tanto che ad oggi sono presenti una longhouse, due capanne contadine (l’ultima delle quali rappresenta la più recente inaugurazione ed è stata realizzata con il sostegno di Estra spa tramite lo strumento dell’Art Bonus) con aia e pollaio, la forgia del fabbro, un forno da pane, due pagliai e l’orto, altri manufatti provvisori per attività artigianali.
Complessivamente, da progetto esecutivo approvato dal Comune, il villaggio è composto di diciassette strutture riscontrate nello scavo.