I vincitori esporranno nella cittadina senese dal 15 luglio.Le mostre nella rocca: un'idea che ha ottenuto il giusto riconoscimento
SARTEANO. Uno dei premi del MIA Photo Fair, fiera dedicata alla fotografia d’arte (in programma dal 10 al 13 marzo al Mall Porta Nuova a Milano), si chiamerà da quest’anno Ram Sarteano. Consiste nel dare la possibilità a due artisti di esporre nella prestigiosa Rocca Manenti. «La prima importante mostra – osserva il sindaco Francesco Landi – con la fotografa giapponese Yoshie Nishikawa e la bellezza della nostra fortezza, hanno convinto l’organizzatore Fabio Castelli, che ci ha aperto le porte di un appuntamento internazionale, irrinunciabile per collezionisti e appassionati di foto d’arte, il luogo ideale per vendere e comperare immagini bellissime».
Domenica 12 marzo una giuria composta dallo stesso Castelli, dal fotografo Enzo Ragazzini, dal sindaco di Sarteano Francesco Landi, dai curatori Roberto Mutti, Gigliola Foschi ed Enrica Viganò selezionerà i due artisti in mostra al MIA destinati a esporre al castello di Sarteano, dal 15 luglio a fine settembre. Evidentemente, per Sarteano si tratta di una vetrina straordinaria, che gli ha consentito ad esempio, di essere citata in una recente conferenza stampa a Palazzo Reale a Milano, dov’era presente anche il sindaco, di fronte a giornalisti delle più importanti testate giornalistiche e importanti sponsor. E già i riscontri sulla stampa sono importanti, prima ancora dell’inizio del MIA. Insomma, dopo i cinquemila visitatori in poche settimane della mostra di Yoshie Nishikawa, Sarteano entra nel “salotto buono” degli spazi espositivi riconosciuti a livello nazionale. E già si prevede una mostra dedicata a Enzo Ragazzini, oltre a quelle dei vincitori del premio MIA e ad altre mostre che manterranno viva l’offerta culturale della rocca, a sua volta inserita in una proposta che si è sempre più allargata, con eventi, nuovi spazi espositivi, dentro il progetto Sarteano Living.
Il format della fiera milanese, giunta alla settima edizione, è consolidato: da un lato ci sono le gallerie, cui viene lasciata la possibilità di proporre collettive o progetti monografici; dall’altro, Proposta MIA, ovvero una selezione di fotografi che espongono il proprio lavoro individualmente. Lo scorso anno i visitatori furono 24 mila, e quest’anno si spera di fare ancora meglio grazie a 130 espositori e a 80 le gallerie partecipanti, provenienti da 13 nazioni, cui si aggiungerà, oltre a Proposta MIA, un’area dedicata all’editoria. Previsti tre focus su altrettanti Paesi: l’Ungheria culla della fotografia europea, il Brasile e la sua natura lussureggiante, il Principato delle Asturie, cuore della Spagna affacciata sull’Atlantico. Un’altra iniziativa è dedicata all’arte performativa, mentre al Caffè Artistico saranno in mostra le immagini del fotografo francese Denis Rouvre per il Calendario Lavazza 2017, “We Are What We Live”. E poi incontri, dibattiti, tavole rotonde. Verrà riservato un particolare interesse per la performance, con la partecipazione di Flux Laboratory, uno spazio sperimentale multidisciplinare con sede a Ginevra, Zurigo e Atene, che incoraggia il lavoro creativo attraverso incontri con il mondo della danza, dell’arte, della filosofia, della musica e della tecnologia, e con ArtOnTime, un progetto itinerante promosso da Artraising e sostenuto dalla Maison svizzera di orologeria Eberhard & Co., che ha l’obiettivo di finanziare e lanciare artisti nell’arte con il crowdfunding. Oltre al premio RAM Sarteano, sono previsti i premi BNL,Codice MIA, Massimo Gatti e, altre novità di quest’anno, il premio Charles Jing. All’hotel Westin Palace, inoltre, 45 fotografi già severamente selezionati avranno l’opportunità di mostrare i propri portfolio a dieci “reviewer”, cioè collezionisti e curatori, senza l’intermediazione che di solito da essi li separa.