di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Nei giorni scorsi avevamo dato notizia di varie iniziative non solo contro “l'iniquo balzello” di 40 euro disposto da Acquedotto Del Fiora per quegli utenti che non scelgono la domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, ma anche per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per un uso diverso della risorsa acqua. Oggi i gruppi consiliari delle liste di cittadinanza trattano più a fondo il problema, cercando di arrivare a posizioni condivise e alla presentazione di documenti comuni.
I gruppi di "Prospettiva Comune" di Piancastagnaio, "La Piazza per Pienza e Monticchiello" di Pienza, "Cambiamento Di Rotta" di Castiglione D'Orcia, "Radicofani e Contignano Insieme" di Radicofani, "Per Abbadia" di Abbadia San Salvatore, "Per Un Comune di Tutti" di Casteldelpiano, "Tradizione e Innovazione" di Arcidosso, "Lista Civica Giaramita" di Santa Fiora, "Cambiare Si Può" di Castell'Azzara, partono da alcuni presupposti e linee di principio comuni quali:
– l'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;
– l'acqua costituisce un bene dell'intera umanità, un bene universale, pubblico, indisponibile, che appartiene a tutti e che da tutti deve essere equamente condiviso;
– il diritto all'acqua è un diritto inalienabile che deve essere garantito a ciascuno;
– l'accesso all'acqua, già alla luce dell'attuale quadro legislativo e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta: o una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale o una vera emergenza democratica rispetto alla quale dovranno inevitabilmente cimentarsi autentici percorsi di pace, a livello territoriale come a livello nazionale e internazionale.
Su questa base si condivide e si aderisce alla proposta di legge d'iniziativa popolare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico", e si ritiene necessario che il Parlamento proceda celermente alla sua discussione e approvazione: Si ritiene però necessario anche l'impegno di ogni gruppo all'interno del proprio consiglio comunale per:
1. modificare e/o integrare lo statuto comunale perché in esso sia affermato:
a) il diritto umano all'acqua, ossia l'accesso all'acqua come diritto di tutti gli individui, universale, indivisibile e inalienabile;
b) il principio della proprietà e della gestione pubblica del servizio idrico integrato e quello che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
c) il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e comunque mai finalizzabile a scopo di lucro, la cui gestione va attuata attraverso gli articoli 31 e 114 del decreto legislativo 267/2000;
2. promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato anche attraverso le seguenti azioni:
a) informazione della cittadinanza su tutti gli aspetti che riguardano l'acqua sul territorio, sia ambientali che gestionali, ivi compresi quelle inerenti alla sua qualità con pubblicazione continua e diffusa delle analisi chimiche e biologiche;
b) promozione di campagne di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con maggior diffusione dei riduttori di flusso, incentivi e modulazione delle tariffe nonché con studi per l'introduzione di impianti idrico dual;
c) contrasto al crescente uso delle acque minerali attraverso iniziative dirette a promuovere l'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
3. sottoporre all'Assemblea dell'Ambito Territoriale l'approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
a) garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona il giorno (20 litri/giorno è la quantità minima vitale che secondo l'ultimo rapporto 2006 delle Nazioni Unite andrebbe garantita ad ogni individuo;
b) destinare un centesimo al metro cubo d'acqua consumata per interventi di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale;
4. aderire al Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato" recentemente costituitosi nell'ambito del Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua.
AMIATA. Nei giorni scorsi avevamo dato notizia di varie iniziative non solo contro “l'iniquo balzello” di 40 euro disposto da Acquedotto Del Fiora per quegli utenti che non scelgono la domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, ma anche per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per un uso diverso della risorsa acqua. Oggi i gruppi consiliari delle liste di cittadinanza trattano più a fondo il problema, cercando di arrivare a posizioni condivise e alla presentazione di documenti comuni.
I gruppi di "Prospettiva Comune" di Piancastagnaio, "La Piazza per Pienza e Monticchiello" di Pienza, "Cambiamento Di Rotta" di Castiglione D'Orcia, "Radicofani e Contignano Insieme" di Radicofani, "Per Abbadia" di Abbadia San Salvatore, "Per Un Comune di Tutti" di Casteldelpiano, "Tradizione e Innovazione" di Arcidosso, "Lista Civica Giaramita" di Santa Fiora, "Cambiare Si Può" di Castell'Azzara, partono da alcuni presupposti e linee di principio comuni quali:
– l'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;
– l'acqua costituisce un bene dell'intera umanità, un bene universale, pubblico, indisponibile, che appartiene a tutti e che da tutti deve essere equamente condiviso;
– il diritto all'acqua è un diritto inalienabile che deve essere garantito a ciascuno;
– l'accesso all'acqua, già alla luce dell'attuale quadro legislativo e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta: o una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale o una vera emergenza democratica rispetto alla quale dovranno inevitabilmente cimentarsi autentici percorsi di pace, a livello territoriale come a livello nazionale e internazionale.
Su questa base si condivide e si aderisce alla proposta di legge d'iniziativa popolare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico", e si ritiene necessario che il Parlamento proceda celermente alla sua discussione e approvazione: Si ritiene però necessario anche l'impegno di ogni gruppo all'interno del proprio consiglio comunale per:
1. modificare e/o integrare lo statuto comunale perché in esso sia affermato:
a) il diritto umano all'acqua, ossia l'accesso all'acqua come diritto di tutti gli individui, universale, indivisibile e inalienabile;
b) il principio della proprietà e della gestione pubblica del servizio idrico integrato e quello che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
c) il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e comunque mai finalizzabile a scopo di lucro, la cui gestione va attuata attraverso gli articoli 31 e 114 del decreto legislativo 267/2000;
2. promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato anche attraverso le seguenti azioni:
a) informazione della cittadinanza su tutti gli aspetti che riguardano l'acqua sul territorio, sia ambientali che gestionali, ivi compresi quelle inerenti alla sua qualità con pubblicazione continua e diffusa delle analisi chimiche e biologiche;
b) promozione di campagne di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con maggior diffusione dei riduttori di flusso, incentivi e modulazione delle tariffe nonché con studi per l'introduzione di impianti idrico dual;
c) contrasto al crescente uso delle acque minerali attraverso iniziative dirette a promuovere l'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
3. sottoporre all'Assemblea dell'Ambito Territoriale l'approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
a) garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona il giorno (20 litri/giorno è la quantità minima vitale che secondo l'ultimo rapporto 2006 delle Nazioni Unite andrebbe garantita ad ogni individuo;
b) destinare un centesimo al metro cubo d'acqua consumata per interventi di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale;
4. aderire al Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato" recentemente costituitosi nell'ambito del Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua.