FIRENZE. Nessuna prova di forza e nessun abuso. E’ la normativa nazionale sulle concessioni minerarie – il decreto 1443 del 1927 – che prevede, in mancanza di accordo bonario tra proprietari dei terreni e titolari di permessi di ricerca, la possibilità di accesso coatto. Secondo una procedura di legge che è stata al momento soltanto avviata e che richiede ancora diversi adempimenti, tra cui il sopralluogo e la quantificazione dell’eventuale indennità da corrispondere.
Gli uffici regionali fanno il punto sull’autorizzazione ottenuta dalla società Magma Energy per la realizzazione di un pozzetto per sondaggio termometrico nel territorio del Comune di Casole d’Elsa. Chiarendo innanzitutto che tutti i passaggi sono avvenuti nel rigoroso rispetto delle norme in materia, regionali e statali.
Il pozzetto è un impianto di modesto impatto, di poche decine di metri di profondità. Il via libera all’effettuazione dei sondaggi, con l’indicazione delle opportune prescrizioni, è stato dato dopo il superamento della Valutazione di impatto ambientale.