E' stato detto di tutto: disagio sociale, norma contro il territorio, taglio dei servizi, dissesto territoriale, fino all'incontro richiesto da una delegazione di sindaci della provincia (magari gli stessi che alla manifestazione Governincontra si sono tolti la fascia e che adesso vogliono fondi) con il Prefetto Pantalone.
Ma visto che loro parlano genericamente di chissà quale grave conseguenza per la provincia tutta, lasciate che vi si diano noi un po' di dati su cui ognuno può fare le proprie riflessioni:
Le comunità montane rappresentano un capitolo assolutamente non trascurabile del libro nero sui costi della politica. Sparse in Italia ce ne sono 356, non poche visto che solo il 35% del territorio nazionale è montagnoso, in Toscana ce ne sono 14, con 5 unione speciali di comuni che si sommano a Regione, 10 Provincie e 287 comuni, Ambiti Territoriali, Parchi, Consorzi vari e chi più ne ha più ne metta, tanto poi paga lo Stato, che ogni anno spende circa 800 milioni di euro per tenerle in vita.
Ogni Comunità Montana ha uno statuto, una struttura burocratica, un presidente, una giunta e un'assemblea dei consiglieri nominati dai Comuni. Risultato: gli stipendi dei presidenti costano alla finanza pubblica circa 14 milioni di euro l'anno, mentre i 12.800 consiglieri si accontentano di gettoni di presenza che vanno dai 17 a 36 euro per ogni riunione.
In compenso hanno un ambito operativo prossimo all'infinito: dalle infrastrutture alla formazione professionale, dalla bonifica del suolo alla promozione economica. Lodevoli intenzioni, peccato che analizzando i bilanci si nota come solo circa la metà dei fondi viene destinata alle spese di struttura e solo una minima parte ridistribuita ai cittadini sotto forma di opere e servizi pubblici.
Lapalissiano il caso della ricerca effettuata dall'Università La Sapienza di Roma su una comunità Montana che aveva a disposizione 1,1 milione di euro, la spesa è stata così ripartita: 50% per l'acquisto di una nuova sede, 20% per il funzionamento degli uffici, 12% per il personale, 11% per gli stipendi degli amministratori, e dunque solo il 7% per gli interventi sul territorio, e se anche la Corte Costituzionale è arrivata a sentenziare che le comunità montane sono "enti costituzionalmente non necessari", ci facciano capire i nostri amministratori e non con generiche dichiarazioni allarmistiche quale siano le effettive conseguenze negative per i cittadini dell'abolizioni di questi enti, altrimenti ci viene davvero il dubbio che al bambino sia stato tolto il giochino preferito, ma che faceva divertire soltanto lui.
Lega Nord Amiata – Val d'Orcia
(Giorgio Pacini – Luca Maura)