ABBADIA SAN SALVATORE. Riconoscimento europeo per la scuola media “Leonardo da Vinci” che, nei giorni scorsi, si è aggiudicata il primo premio del concorso “Scrivere il Medioevo”, la manifestazione organizzata dal Comitato Antica Fiera di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso. Il premio è stato ritirato da una delegazione composta da alcuni alunni e insegnanti della scuola badenga, accompagnati dal sindaco di Abbadia San Salvatore, Lorenzo Avanzati; dall’assessore alla cultura, Patrizia Mantengoli; dal dirigente scolastico, Anna Sacchi; da Giuseppe Sani, che ha seguito il progetto e da Manuela Vestri, che ha realizzato la copia anastatica della Bibbia amiatina in occasione della partecipazione al concorso, su commissione dell’Abbazia del Santissimo Salvatore.
“Il premio – commenta l’assessore alla cultura Patrizia Mantengoli – rappresenta un riconoscimento importante che valorizza il lavoro della scuola e anche il legame del nostro paese con le sue origini medievali. I ragazzi della scuola media hanno presentato uno approfondito studio storico legato alla Bibbia amiatina e si sono potuti confrontare con i lavori proposti da scuole di altri Paesi europei, uniti nella riscoperta e nella valorizzazione del Basso Medioevo, in particolare del periodo compreso tra il 1300 e il 1400. Iniziative come questo concorso sono fondamentali per non perdere le nostre radici e stimolare, al tempo stesso, un confronto tra culture e sviluppi storici diversi, con una crescita delle comunità locali”.
“Il premio – commenta l’assessore alla cultura Patrizia Mantengoli – rappresenta un riconoscimento importante che valorizza il lavoro della scuola e anche il legame del nostro paese con le sue origini medievali. I ragazzi della scuola media hanno presentato uno approfondito studio storico legato alla Bibbia amiatina e si sono potuti confrontare con i lavori proposti da scuole di altri Paesi europei, uniti nella riscoperta e nella valorizzazione del Basso Medioevo, in particolare del periodo compreso tra il 1300 e il 1400. Iniziative come questo concorso sono fondamentali per non perdere le nostre radici e stimolare, al tempo stesso, un confronto tra culture e sviluppi storici diversi, con una crescita delle comunità locali”.