Un doppio episodio di violenza ha coinvolto alcuni giovani del luogo
ABBADIA SAN SALVATORE. Una decina di persone sono state complessivamente denunciate dai Carabinieri, in relazione alla violenta aggressione, avvenuta nottetempo qualche giorno fa, nei confronti di due italiani che erano intervenuti per sedare un alterco, che minacciava di sfociare in rissa, intercorso fra cittadini stranieri davanti al “Circolo la Miniera”. Quell’episodio aveva avuto un precedente il 10 gennaio scorso, davanti alla pasticceria “Dudù” di Piazzale Renato Rossaro. Per quanto hanno potuto ricostruire i Carabinieri di Abbadia, non si è trattato di rivalità etniche, derivanti da difficili condizioni di integrazione e diversi modi di vivere, ma dell’ordinaria follia di balordi del luogo. Gli eventi si sono sviluppati a “squadre incrociate”. Così, un ragazzo rumeno era stato inizialmente aggredito da un italiano e da un compagno di questi, a sua volta rumeno, per il fatto di essersi permesso, molto probabilmente per errore, di bussargli al finestrino dell’auto, avendolo confuso per un amico. Erano a quel punto intervenuti due amici del “bussatore improvvido”, un rumeno e un tunisino. Si intromettevano poi nella rissa, un albanese e un marocchino.
Le cause reali del contendere, al di là dell’episodio scatenante, sono da ricondursi non a fattori razziali, religiosi o ideologici, fra italiani e stranieri di seconda generazione, quanto piuttosto alla conquista del gentil sesso e quindi di ragazze contese. I militari dell’Arma si erano fatti il giro del pronto soccorso degli ospedali più vicini, dove i protagonisti della rissa potevano essersi andati “a leccare le ferite”. Avevano raccolto le riprese di vicini impianti di video sorveglianza e le testimonianze di qualcuno che aveva descritto quei personaggi, tratteggiati come giovani e litigiosi.
Nel secondo episodio la macchina di tre marocchini fuggitivi era stata intercettata e fermata in Arcidosso, da una pattuglia della locale Stazione Carabinieri. In alcune perquisizioni sono state rinvenute armi bianche ed una pericolosa pistola ad aria compressa, in libera vendita ma modificabile. La guerriglia notturna è stata per il momento interrotta e le persone denunciate dovranno farsene una ragione, a meno che proseguendo nella propria irrazionalità, non vogliano andare incontro a conseguenze maggiori. Non si tratta di delinquenti incalliti, ma di giovani che hanno creato fastidi e allarme sociale nella popolazione e ora sono monitorati con attenzione dai Carabinieri del luogo, affinché episodi simili non abbiamo a ripetersi. Le loro posizioni sono attualmente al vaglio della Magistratura senese.