ABBADIA SAN SALVATORE. Nel corso del Consiglio comunale di ieri (9 marzo) è stato adottato il piano strutturale. Il documento è stato votato favorevolmente dalla maggioranza, mentre Prc e la lista civica “Tutti per Abbadia” si sono astenuti.
“Il percorso che ha portato all’adozione del piano strutturale – spiega il sindaco Lorenzo Avanzati – è stato lungo e complesso per il cambiamento delle leggi vigenti in materia, ma esprimo, a nome di tutta l’amministrazione comunale, piena soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo che ci eravamo dati con il programma elettorale delle elezioni amministrative del 2004. Il documento assume un valore particolare anche perché è stato concertato in ogni sua fase di formazione con tutti gli enti interessati e abilitati a esprimere un parere in merito. A questo proposito, ringrazio l’ufficio urbanistica del Comune, il coordinatore generale, Gianni Neri, Fabrizio Milesi, i loro collaboratori e Luca Visconti, assessore fino al 30 giugno 2007, che ha dato una forte impronta a questo piano strutturale a partire dal 2004”.
“Il piano strutturale appena adottato – aggiunge Avanzati – ha superato i vincoli stabiliti dal vecchio piano regolatore, che risaliva agli anni ’90, confermando il recupero di zone degradate, quali l’area Niccolini, l’area Coppi e l’area Castagnatucci. Inoltre, abbiamo definito una riduzione di circa 20mila metri quadrati rispetto al vecchio piano, ma, soprattutto, un minore consumo del territorio e un investimento nel recupero e nella riqualificazione del patrimonio esistente. Il piano strutturale si caratterizza anche per una forte attenzione alla tutela ambientale e idraulica, ma in maniera dinamica, lasciando spazi per l’edificazione residenziale e per quella destinata ad altri fini, a partire da quello artigianale e produttivo”.
“L’adozione del piano strutturale – continua il primo cittadino badengo – permette di sbloccare fin da subito alcuni interventi ad oggi non attuati del vecchio piano regolatore. Adesso si apre la fase della presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini, dopodiché ci sarà l’approvazione definitiva del piano strutturale e la successiva stesura del regolamento urbanistico. Con quest’ultimo strumento di governo del territorio, potremo regolamentare nel dettaglio i singoli interventi da realizzare. Con il regolamento urbanistico approvato, poi, in una fascia territoriale agricola di frangia, a valle del paese, chi è proprietario di orti, giardini o altri spazi verdi potrà costruire annessi agricoli”. In relazione proprio alle verifiche del catasto sugli annessi rurali, il sindaco ha anche ricordato come, seppure il primo regolamento urbanistico di Abbadia San Salvatore risalga al 1955, il Comune vuole offrire ai cittadini la possibilità di regolarizzare le costruzioni costruite prima quell’anno con il ricorso a testimonianze da parte di terzi, in forma scritta e supportate da una perizia tecnica, che comprovino la regolare costruzione di annessi rurali sul territorio comunale.
“Il percorso che ha portato all’adozione del piano strutturale – spiega il sindaco Lorenzo Avanzati – è stato lungo e complesso per il cambiamento delle leggi vigenti in materia, ma esprimo, a nome di tutta l’amministrazione comunale, piena soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo che ci eravamo dati con il programma elettorale delle elezioni amministrative del 2004. Il documento assume un valore particolare anche perché è stato concertato in ogni sua fase di formazione con tutti gli enti interessati e abilitati a esprimere un parere in merito. A questo proposito, ringrazio l’ufficio urbanistica del Comune, il coordinatore generale, Gianni Neri, Fabrizio Milesi, i loro collaboratori e Luca Visconti, assessore fino al 30 giugno 2007, che ha dato una forte impronta a questo piano strutturale a partire dal 2004”.
“Il piano strutturale appena adottato – aggiunge Avanzati – ha superato i vincoli stabiliti dal vecchio piano regolatore, che risaliva agli anni ’90, confermando il recupero di zone degradate, quali l’area Niccolini, l’area Coppi e l’area Castagnatucci. Inoltre, abbiamo definito una riduzione di circa 20mila metri quadrati rispetto al vecchio piano, ma, soprattutto, un minore consumo del territorio e un investimento nel recupero e nella riqualificazione del patrimonio esistente. Il piano strutturale si caratterizza anche per una forte attenzione alla tutela ambientale e idraulica, ma in maniera dinamica, lasciando spazi per l’edificazione residenziale e per quella destinata ad altri fini, a partire da quello artigianale e produttivo”.
“L’adozione del piano strutturale – continua il primo cittadino badengo – permette di sbloccare fin da subito alcuni interventi ad oggi non attuati del vecchio piano regolatore. Adesso si apre la fase della presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini, dopodiché ci sarà l’approvazione definitiva del piano strutturale e la successiva stesura del regolamento urbanistico. Con quest’ultimo strumento di governo del territorio, potremo regolamentare nel dettaglio i singoli interventi da realizzare. Con il regolamento urbanistico approvato, poi, in una fascia territoriale agricola di frangia, a valle del paese, chi è proprietario di orti, giardini o altri spazi verdi potrà costruire annessi agricoli”. In relazione proprio alle verifiche del catasto sugli annessi rurali, il sindaco ha anche ricordato come, seppure il primo regolamento urbanistico di Abbadia San Salvatore risalga al 1955, il Comune vuole offrire ai cittadini la possibilità di regolarizzare le costruzioni costruite prima quell’anno con il ricorso a testimonianze da parte di terzi, in forma scritta e supportate da una perizia tecnica, che comprovino la regolare costruzione di annessi rurali sul territorio comunale.