“Il restauro del complesso monumentale di Abbadia Isola – ha commentato il sindaco Bruno Valentini – è per noi una priorità perché oltre a consentire la piena fruibilità di una struttura fra le più significative del medioevo senese, permetterà anche di inserire tutto il territorio provinciale nel solco di uno dei pochi progetti europei in campo turistico e culturale che coinvolge l’Italia: la promozione della Via Francigena. Ci attendiamo molto da questo recupero perché questo sarà uno dei pochi luoghi d’Italia dove sarà possibile contemporaneamente conoscere, studiare, mangiare e dormire nel contesto di un paesaggio straordinario ed intatto. Sarà una struttura di proprietà pubblica a gestione privata, economicamente autosufficiente. Poiché le risorse disponibili non basteranno per il completo recupero, busseremo a tutte le porte per trovare i fondi necessari per riportare il complesso all’antico splendore”.
La prima parte dei lavori consentì comunque di mettere in sicurezza la struttura originaria, dai tetti alle fondamenta e ai muri perimetrali. Con la seconda tranche, del costo complessivo di circa 850mila euro, si punta a recuperare completamente l’ala centrale del complesso, che ospiterà il Centro di Documentazione per la Francigena ed una grande sala per la ristorazione.
I fondi sono stati reperiti in parte dalla Fondazione Mps ed in parte dal Ministero dei Beni Culturali che, infatti, supervisiona il progetto in corso attraverso la locale Sovrintendenza ai Beni Architettonici. Le risorse disponibili non sono tuttavia sufficienti per coprire il costo dell’intera ristrutturazione, ed in particolare della parte ricettiva. Il progetto globale, infatti, prevede di realizzare nell’antico e suggestivo complesso un centro multifunzionale che comprenda funzioni culturali, convegnistiche ed espositive insieme all’accoglienza vera e propria sia per la ristorazione che per l’ospitalità. Questa idea maturò nell’ambito del convegno che nel 2001 celebrò i mille anni della fondazione della chiesa di Abbadia Isola e ha avuto una spinta decisiva con la visita del ex-capo del Governo Romano Prodi insieme al ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli che scelsero il Castello di Monteriggioni per installare in primi cartelli della parte italiana del grande itinerario europeo della Via Francigena.
Proprio questo sarà il riferimento culturale dell’intero restauro perché ha ormai preso corpo un ambizioso progetto che punta a fare di Abbadia Isola, una delle stazioni di sosta (“mansioni”) dell’antico percorso, uno dei centri principali di valorizzazione del tracciato italiano. Anche la Curia Arcivescovile di Siena ha stretto un accordo col Comune di Monteriggioni per recuperare un immobile confinante allo scopo di offrire posti letto a costi e standard compatibili col “protocollo” Francigena.
Nel corso del restauro saranno anche eseguiti appositi saggi archeologici sia al fine di indagine storiografica e sia per evitare di arrecare danni durante gli scavi per le condotte e gli impianti.