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“Non voglio entrare nel merito dell’abolizione delle Comunità montane – spiega il sindaco Avanzati – ma soffermarmi su ciò che sta per accadere al nostro Comune, e che Pacini e Luca Maura, della Lega Nord Amiata Val d’Orcia, si sono ben guardati dall’affrontare. Farlo, infatti, significherebbe mettere in discussione l’azione del loro partito a livello nazionale per le scelte contenute nel Ddl Calderoli e nella Finanziaria 2010. Non tutti, nella Lega Nord, la pensano allo stesso modo: in queste settimane ho ricevuto l’appoggio di diversi esponenti della Lega provinciale, che mi hanno espresso solidarietà e l’impegno a promuovere un incontro con il Ministro Calderoli. Risulta piuttosto evidente l’assurdità di escludere Abbadia dai comuni montani che, in base alla Finanziaria, beneficeranno della ripartizione del trenta per cento del Fondo per la montagna, prima destinato alle Comunità montane. Parliamo di un territorio che si trova a 829 metri sul livello del mare e che, in vetta, raggiunge i 1734 metri. Evidentemente non è così assurdo per Lega di Abbadia, che preferisce creare confusione cavalcando il tema degli sprechi, invece di affrontare il nocciolo della questione: le conseguenze sul prossimo bilancio comunale, in particolare sul mantenimento dei servizi sociali”.
“Secondo i nuovi criteri – continua il sindaco – in base ai quali un comune è definito montano se ha il 75 per cento del territorio al di sopra dei 600 metri di altitudine, ad essere favoriti saranno i piccoli comuni alpini, cari alla Lega Nord, mentre Abbadia ne sarà esclusa per quattro chilometri quadrati. Individuando nei metri di altitudine l’unico criterio di rilevazione della montanità, si produrranno situazioni davvero pesanti per comuni già penalizzati dalle difficoltà legate all’accessibilità, al rischio idrogeologico, alla gestione dei servizi. Sono questi i temi che la Lega Nord dell’Amiata avrebbe dovuto affrontare, anziché celarli volutamente”.