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ABBADIA SAN SALVATORE – E' un mix di ironia e di serietà, in linea con gli interventi che in questi ultimi tempi si moltiplicano su Facebook, il documento della Lista Civica sulla "Legge Calderoli", secondo cui in Amiata solo un comune potrebbe continuare a mantenere l'appellativo e i vantaggi, o le compensazioni, di "montano".
L'umorismo e il sarcasmo sono sempre stati un utile strumento che però da solo non basta e la Lista Civica si chiede pertanto: "Scherzare… va bene! Ma poi?", continuando poi a un'utile cronistoria del provvedimento e dei suoi effetti: "L'ultimo decreto legge governativo (Legge Calderoli) ha stabilito, oltre alla soppressione dei finanziamenti alle Comunità Montane, decretandone quindi la loro fine, che saranno riconosciuti comuni montani solo quelli che hanno come minimo il 75% del proprio territorio sopra i 600 metri sul livello del mare. un criterio talmente schematico e assurdo che provocherà l'uscita da "comune montano" del nostro Comune che ha il 70% e non il 75% sopra i 600 m slm. Escludere Abbadia da comune montano quando il nostro paese è situato a ben 830 m slm e raggiunge con il proprio territorio la vetta della montagna a ben 1734 m slm, è davvero una assurdità. Il problema è preoccupante perché non è tanto "un titolo" che ci verrà a mancare, ma perché saremo tagliati fuori dalle agevolazioni e dai finanziamenti previsti per legge ai comuni montani. Su questo importante tema si è sviluppata su facebook tutta l'ironia, specialmente da parte dei giovani, sul cambio di comune da montano a "Marina di Abbadia San Salvador" con spiaggia e ombrelloni al posto di alberi e castagne e pesci al posto di cinghiali, etc. Uno spasso leggerli e vederli. Una cosa veramente simpatica e da elogiare, importante perché è riuscita, in modo scherzoso, a far emergere il fatto politico della scomparsa del nostro comune come montano con tutte le ripercussioni negative che ciò comporterà e perché ha dimostrato inoltre una sensibilità e un attaccamento al nostro comune da parte dei giovani, che spesso sono criticati per la mancanza di impegno politico. Sabato (13 febbraio) si svolgerà infatti a Abbadia una iniziativa (flash mob) legata al Carnevale con il tema del cambiamento a "comune marino" del nostro paese. Ma noi, oltre a condividere la mobilitazione che si è sviluppata su facebook, vorremmo porre il problema di quali iniziative politiche si intendono intraprendere a livello parlamentare per ripristinare il giusto riconoscimento a carattere montano del nostro comune, perché è lì che il problema può trovare una auspicabile soluzione positiva. Che cosa si sta facendo realmente in questa direzione? Quali sono le iniziative concrete che il nostro sindaco e i parlamentari della nostra provincia hanno intrapreso per giungere a una proposta concreta a livello parlamentare di modifica dell'attuale decreto Calderoli? A oggi non ci risulta nessuna proposta depositata in sede di Commissione competente parlamentare, ma solo informazioni riportate sulla stampa di "intenzioni" di proporre la revisione dei parametri iniqui attualmente previsti. Non sarebbe giusto che il sindaco, in accordo con i capigruppo consiliari, si facesse promotore di un incontro con gli stessi parlamentari della nostra provincia e regione (sia di maggioranza sia di minoranza), per giungere possibilmente a un testo unico da sottoporre al Governo per modificare l'attuale decreto Calderoli e riconoscere nuovamente il carattere montano del nostro Comune, facendosi quindi interprete (quale primo cittadino) della volontà così ampiamente espressa da centinaia e centinaia di adesioni che si sono avute su facebook? Tutte le leggi, specialmente quelle sbagliate, si possono modificare se c'è la volontà politica. Noi, come Lista civica, ci impegniamo a sostenere ogni iniziativa a livello comunale, che vada in tale direzione. Scusate se abbiamo posto il problema "sul serio" e "non solo sull'ironia e sullo scherzo", ma non vorremmo che, passato il Carnevale, a marzo "non ci restasse che piangere", come diceva il compianto Troisi in un suo film. Una riflessione a parte noi crediamo che dovremmo farla, con serietà, sulla Comunità Montana. Riteniamo che si debba giungere a una sola Comunità Montana dell'Amiata, che eviterebbe doppi presidenti, doppi assessori e maggiori costi per personale e spese generali e che darebbe maggiore peso politico alla montagna dell'Amiata. Inoltre crediamo che di questa Comunità Montana dovrebbero far parte solamente i comuni veramente montani e non come è attualmente per la nostra del versante senese che comprende comuni quali Pienza, San Quirico e Montalcino che tutto hanno meno che la caratteristica di comuni montani. Anche perché "Marina di Abbadia San Salvador" è un titolo certamente ironico, ma anche "Pienza della Castagna", "San Quirico della Faggeta" e "Montalcino del Porcino" non sono certamente da meno"