Nella sala stracolma del Centro culturale La Tinaia si sono susseguiti i vari interventi, tra la commozione generale
SOVICILLE. Sabato 25 novembre, a Sovicille hanno partecipato davvero in tanti all’iniziativa “MAI PIU’ violenza sulle donne”. Nella sala stracolma del Centro culturale La Tinaia si sono susseguiti i vari interventi, tra la commozione generale. Si è anche collegato il professor Tomaso Montanari, Rettore dell’università per Stranieri di Siena, che ha contribuito da remoto alla riflessione, portata avanti in presenza dal sindaco Giuseppe Gugliotti, insieme a Tommaso Fabbrini, presidente della Pubblica Assistenza Montagnola Senese, al vicepresidente Michele Gambelli e alla volontaria Donatella Pollini.
Particolarmente toccante è stato il momento in cui 9 volontari e volontarie della Pubblica Assistenza Montagnola Senese hanno letto storie di donne che sono state vittime di violenza o che si sono opposte alla violenza, scritte dalle operatrici dello sportello d’ascolto Vanessa. Tra le varie storie citate, quella di Franca Viola, la prima donna italiana ad aver rifiutato il matrimonio riparatore dopo aver subito una violenza e poi Giulia Tramontano, la donna di 29 anni, che era incinta di sette mesi, quando lo scorso 27 maggio è stata uccisa dall’ex compagno reo confesso. A seguire in piazza Marconi un altro momento significativo è stato quello dell’esibizione di danza della ballerina Margherita della scuola Odissea 2001 e l’inaugurazione della panchina, dipinta da Michela e Maria Elena, di Ambasciatori del Territorio della Pro loco di Sovicille. Sulla facciata del Palazzo comunale è stato esposto lo striscione con scritto ““MAI PIU’ violenza sulle donne”.
“Ringrazio tutti gli organizzatori di questa importante iniziativa – ha commentato il sindaco Giuseppe Gugliotti – che ci ha fornito l’occasione anche per ricordare l’importante lavoro svolto sul territorio dalle volontarie dello sportello d’ascolto antiviolenza ‘Vanessa’, che è stato aperto dalla Pubblica Assistenza Montagnola nel 2021. Il numero crescente di donne che prendono consapevolezza e coraggio per rivolgersi allo sportello e chiedere aiuto, dimostra come il nostro territorio non sia immune dal fenomeno della violenza di genere.”
Come contattare lo sportello antiviolenza Vanessa: in totale riservatezza e nel pieno rispetto della privacy le donne in stato di necessità possono chiamare il 353 4193336, attivo h. 24, o mandare un messaggio WhatsApp. Una volontaria si mette immediatamente a loro disposizione per colloqui personali su appuntamento.