"Ne va del nostro futuro, del nostro paese, non sacrificate la nostra comunità"

RAPOLANO TERME. Ritrovarsi per dialogare e confrontarsi sul futuro della propria comunità. Questo ciò che hanno fatto un gruppo di giovani abitanti di Serre, di età compresa tra i 25 e i 40 anni, in merito al dibattito sulla fusione dei Comuni di Rapolano Terme e Asciano. Il confronto ha portato a produrre un documento che si oppone in maniera decisa alla fusione. “Diciamo no alla fusione, perché ne va del nostro futuro: non vogliamo vedere sacrificata la nostra comunità”. Questo è quanto si può leggere nel documento firmato da Elisa Morbidelli, Mattia Fanetti, Mattia Leonardi, Giulia Dema, Giulia Russo, Valentina Terzini e Veronica Quinci, e che prosegue: “Questa proposta di legge corre dietro a incentivi incerti e temporanei per sbarcare il lunario per qualche anno, sacrificando storie e tradizioni di comunità secolari”.
A non convincere i giovani abitanti di Serre è soprattutto la sostenibilità economica del progetto di fusione. “Qui si paventano asfalture, nuove scuole, infrastrutture ecc… Ma nessuno sa realmente quali sono i costi reali di questi interventi. E con cosa verranno finanziati? Con gli incentivi per la fusione? La manutenzione dei nostri patrimoni, che oggi è in realtà quello che più necessitiamo e chiediamo, con cosa sarà finanziata? Con gli incentivi? Si tratta di risorse che, se erogate, al massimo potranno arrivare al 7% del bilancio dei due Comuni. Impossibile credere di poter fare così tanto”.
“Non è solo una questione identitaria – prosegue il documento -: sappiamo benissimo quanto oggi sia difficile governare i territori con le poche risorse che vengono messe a disposizione. Però crediamo che per un’operazione del genere ci siano aspetti cruciali da tenere in considerazione. Perché non sono state coinvolte le amministrazioni comunali? Tasse e servizi come verranno uniformati? Con quali risorse? Tutte domande a cui i promotori della fusione non sanno dare risposta. Per questo voteremo NO al referendum dell’11 e 12 novembre”.
Uno spunto, quello dei giovani abitanti di Serre, che ha lanciato l’idea per fare un’iniziativa pubblica al teatro Gori a Serre: appuntamento per martedì 30 ottobre, alle ore 21:00. Presenti Simone Rimondi, consigliere di Valsamoggia (Bologna), Marco Buselli, sindaco di Volterra, e Sergio Staderini, ex sindaco di Figline Valdarno: i tre relatori porteranno la loro esperienza e le loro conoscenze sulle esperienze negative in materia di fusioni di comuni.