Sull’albero apposta una targa a cura dei ragazzi con inciso un pensiero di Martin Luter King: “Dobbiamo vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti”
SARTEANO. La prima edizione di “Sarteano Green del bello partecipato e sostenibile”, che si è svolta a Sarteano a inizio maggio (3-5 maggio 2024), oltre a passeggiate, mercatini, musica e momenti di confronto sui temi importanti contemporanei (salvaguardia della bellezza paesaggistica, cura dei “beni comuni”), ha visto protagonisti un gruppo di giovani che, consapevoli che senza gli alberi la vita sulla Terra sarebbe impossibile, hanno piantato un albero nell’area del Parco della Pace; quello che hanno fatto è un gesto antico, di gratitudine e amore, non solo verso il Pianeta, ma ha voluto rappresentare un gesto di buon auspicio, per sé stessi e tutta la comunità sarteanese.
L’albero ha grande valenza e, oltre che assorbire anidride carbonica (CO2), è necessario per sostentarsi e per contribuire allo sviluppo di una comunità. A Sarteano, in occasione della messa a dimora d’albero simbolico, c’erano tutti: cittadine, cittadini, Forze dell’Ordine locali, Amministratori e Consiglieri comunali. Piantare un albero è un gesto nobile, qualunque sia lo scopo: aumentare le aree verdi della città, produrre ossigeno, aumentare la biodiversità, festeggiare e ricordare qualcuno o qualcosa.
Per i giovani di Sarteano, poco più che maggiorenni, che hanno piantato l’albero, questo loro semplice, ma importante gesto, indica non solo l’amore per la vita e la comunità dove vivono, ma mostra anche una spiccata sensibilità verso il prossimo. Grazie al supporto della Associazione Aleteia di Firenze, ente no-profit del terzo settore – che si occupa del miglioramento delle relazioni e della vivibilità in genere per rispondere alle esigenze e ai bisogni di una comunità -, i giovani hanno fatto un “dono” che simboleggia la strada futura da percorrere. Un gesto che simboleggia anche l’interessamento alla comunità in cui si vive.
La presenza dei militari dell’Arma dei Carabinieri locale e degli Agenti di Polizia del Commissariato di Chiusi è stata voluta per affermare che la promozione, specie nelle giovani generazioni, della cultura della legalità è uno dei pilastri su cui si fonda una comunità “sana” e che solo attraverso la condivisione dei valori, del rispetto delle regole, dell’inclusione, del sostegno dei più fragili e dell’aiuto reciproco, si crea una comunità più consapevole e responsabile.
Non a caso sull’albero è stata apposta una targa, a cura dei ragazzi, con inciso un pensiero di Martin Luter King che recita “Dobbiamo vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti”.