“Hell Inside”, cortometraggio coprodotto del regista camerunense Gaston Biwolé, sarà proiettato sabato 17 novembre al teatro comunale dei Georgofili accalorati
SAN CASCIANO DEI BAGNI (SIENA) – “Hell Inside”, cortometraggio coprodotto del regista camerunense Gaston Biwolé, sarà proiettato sabato 17 novembre (ore 17,30, ingresso gratuito) al teatro comunale dei Georgofili accalorati di San Casciano dei Bagni. A seguire un dibattito sul tema principale toccato dal video, dal titolo significativo: “Azzardopatia, una piaga sociale sommersa”. Oltre al regista intervengono Mauro Caruso, coproduttore di Shedea Sas e attore, Massimo Peterni, direttore Serd Amiata Val di Chiana. L’iniziativa, organizzata dal Comune, ha il chiaro intento di sensibilizzare la cittadinanza attraverso un filmato significativo, nonostante i 14 minuti di durata, girato in soli cinque giorni a budget limitato. Le riprese hanno portato cast tecnico e attori nei quartieri della Città dei Ragazzi di Roma, ai Parioli e nella zona dei Colli Albani. È una coproduzione Minera Dream e Shedea Sas.
“Ho voluto lanciare un messaggio molto semplice: il gioco è bello finché rimane tale. Ogni eccesso può nuocere a se stessi e a chi ti sta vicino, trascinando con sé singoli individui e intere famiglie. L’azzardopatia a certi livelli può anche uccidere, se non si è attenti oppure se si nega di avere un problema col gioco”, dichiara Biwolé, che ha anche scritto la sceneggiatura. Il gioco d’azzardo patologico (definito anche azzardopatia o impropriamente ludopatia) è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Nel 2013 il gioco d’azzardo è stato inquadrato nella categoria delle cosiddette “dipendenze comportamentali”.
“Hell Inside” scaturisce dall’urgenza di affrontare il tema sotto il profilo etico e sociale, narrando due storie apparentemente lontane di due persone di origini e religioni diverse: quella di un signore bianco benestante, padre di famiglia e quella di un immigrato nero musulmano, che si guadagna da vivere lavorando come agente di sicurezza, accomunati dall’azzardopatia, ma mossi da esigenze diametralmente opposte, sottolineando così la presa che tale disturbo potrebbe avere su chiunque, a prescindere dalla propria origine, genere, età, religione o ceto sociale. Ognuno ha un inferno dentro di sé e cerca di affrontarlo come meglio può, ma a volte le proprie decisioni influiscono anche sulle vite altrui.
“Hell Inside” è il frutto di un lungo percorso del regista su un tema difficile che già affiora nel suo precedente cortometraggio “A Special Day” (2016), arrivato al Festival de Cannes. Dal carattere naturalmente incline alla curiosità e all’osservazione dei comportamenti umani in varie situazioni della vita quotidiana, Biwolé ha frequentato per mesi sale giochi ai quattro angoli di Roma, spiando di fatto chi frequentava quei luoghi. Voleva capire qualcosa in più sulla loro voglia insaziabile di trascorrere intere giornate davanti alle slot-machines. Analizzandoli a lungo, ha capito che quello che all’inizio può sembrare un passatempo si trasforma progressivamente in qualcosa di compulsivo e in alcuni casi senza che i soggetti in questione se ne accorgessero.
“Ho conosciuto delle persone che si sono pesantemente indebitate, altre che riconoscevano di avere un problema col gioco e sapevano di rischiare grosso, ma andavano avanti lo stesso”, racconta il regista. Per tutte queste ragioni ha deciso di trattare di un argomento così difficile, in parte tabù, per suonare un campanello d’allarme su una vera piaga sociale alla quale viene rivolta un’attenzione ancora scarsa. “In Italia, in altri paesi occidentali ma anche nelle nazioni più povere, i governi accolgono con troppa facilità chi investe nel gioco d’azzardo e le sale giochi spuntano come funghi, evidenzia Biwolé. “Abbiamo creduto a questo progetto – aggiunge Mauro Caruso – e quindi deciso di coprodurre l’opera di Gaston Biwolé per il tema sociale affrontato, che mi ha colpito in modo particolare, visto che ho assistito alla dilapidazione di un patrimonio da parte di un amico fraterno”.