POGGIBONSI. Progetto esecutivo approvato per il secondo stralcio dell'intervento che porterà alla riconversione della ex Residenza di via Piave in struttura residenziale per diversamente abili.
La Giunta Comunale ha dato l'ok all'intervento, inserito nel piano triennale dei Lavori Pubblici per il 2008, dal costo complessivo di 650mila euro finanziati con contributo di 176mila euro dalla Regione Toscana.
L'intervento prevede la riconversione della struttura di via Piave in un centro diurno di socializzazione. In particolare l'intervento riguarda il piano terra e il primo piano. Sarà realizzata una struttura per permettere lo svolgimento di intervento socio-sanitari volti all'acquisizione dell'autonomia individuale nelle attività quotidiane, al mantenimento e al potenziamento delle abilità residue e all'integrazione sociale dell'ospite.
“Proseguiamo – dichiara il sindaco Luca Rugi – il nostro impegno in un contesto fondamentale per tutta la collettività poggibonsese e valdelsana. Giusto pochi mesi fa la prima Comunità Alloggio Protetta, e adesso si è concluso l'iter progettuale per andare avanti nella riconversione dell'ex residenza in modo da realizzare un Centro Diurno di socializzazione sempre per le persone diversamente abili, in modo da arricchire il territorio di spazi e servizi in grado di andare incontro delle esigenze e dei bisogni reali di tutti i cittadini”.
Al primo piano sarà realizzata una sala polifunzionale per le attività d'incontro e di riunione che potrà essere frequentata da circa 60 70 persone, accessibile anche dall'esterno per essere completamente autonoma dagli altri spazi. Inoltre, sempre al piano terra, vi sarà collocata la sala pranzo con cucina attrezzata, altri locali e il laboratorio di creta. Al primo piano invece sono previsti spazi per attività occupazionali e laboratori e anche un ambulatorio medico. Complessivamente la superficie interessata dall'intervento è di oltre 650 metri quadrati.
“Un intervento – conclude Rugi – che dimostra l'attenzione prioritaria che ha il nostro territorio nei confronti di certe realtà. Basta pensare che a Comunità Alloggio Protetta già inaugurata, a differenza di altre presenti in Italia, è nata su iniziativa delle Istituzioni che si erano assunte questo impegno, con le famiglie prima di tutto, e l'hanno portato fino in fondo. Su questa strada andremo avanti”.