E il sindaco Berni bacchetta l'opposizione sulla Tari
MONTERONI D’ARBIA. Tariffe invariate per i servizi scolastici del Comune di Monteroni d’Arbia per l’anno 2015. Sono state infatti confermate dalla Giunta comunale le tariffe già in vigore nello scorso anno per il trasporto scolastico e mensa nelle scuole elementari e materne e le quote a carico delle famiglie per l’asilo nido ed i servizi integrativi.
“Siamo riusciti nonostante il periodo di difficoltà per tutti, compresi gli Enti locali, a mantenere invariate le quote che le famiglie di Monteroni dovranno corrispondere per usufruire dei servizi scolastici del territorio – spiega l’assessore all’Istruzione Giulia Timitilli – Consideriamo l’istruzione prima di tutto un diritto ed una palestra per i cittadini di domani e come tale va messa sempre tra le priorità del nostro lavoro amministrativo. Ci impegneremo anche negli anni futuri a mantenere accessibili questi servizi limitando il più possibile aumenti di costo”.
Tariffe Scolastiche. La Giunta quindi ha confermato per l’esercizio finanziario 2015 le tariffe dei servizi scolastici suddivise in: trasporto scolastico (20 euro mensili), mensa scuola elementare (4,32 euro a pasto), mensa scuola materna (2,31 euro a pasto) e quota fissa scuola materna (37,16 euro mensili). Confermate poi le tariffe dell’asilo nido con quota fissa per l’intera giornata 295 euro mensili, giornata ridotta o settimana corsa 236 euro mensili, tariffa pasto 3,05 euro. Conferme anche per lo Spazio Gioco e Centro educativo integrato Zerosei: Lo Spazio Gioco (aperto dalle 8 alle 12) vede la settimana intera a 120 euro mensili, (quattro giorni a settimana a 96 euro mensili, tre giorni 72 euro e due giorni 48 euro); al centro Zerosei (aperto dalle 16 alle 19) la settimana intera costerà 49,33 euro mensili (quattro giorni 40 euro, tre giorni 29,33 euro, due giorni 20 euro). Le tariffe sono naturalmente le massime previste, sono comunque confermate ed in vigore tutte le esenzioni e le riduzioni già applicate lo scorso anno.
Tari, Tasi, Imu. In questi giorni poi sono in consegna le cartelle per il pagamento dell’acconto della Tari da parte del gestore del servizio Sei Toscana. L’acconto della Tari è il 65% della tariffa 2014, mentre l’anno precedente l’acconto era del 60% della tariffa 2013 questo comporta che i cittadini avranno un acconto 2015 più alto ed un saldo più basso rispetto al 2014.
“Purtroppo – interviene il sindaco Gabriele Berni – come al solito non manca chi strumentalizza politicamente questi passaggi, la cosa molto grave che non possiamo non denunciare è la totale impreparazione dell’opposizione anche nel leggere una bolletta della Tari come già in passato hanno dato prova di non conoscere la materia contabile visti gli interventi fatti sull’avanzo di amministrazione, dimostrando di non sapere cosa sia, come si genera e che relazione ha con le entrate tributarie. Adesso gridano agli aumenti sconsiderati non capendo che si tratta di un acconto e non del costo complessivo sostenuto dai cittadini. L’acconto è più alto perché abbiamo voluto alleggerire il saldo, in quanto quest’ultimo ricade nel mese di dicembre insieme a tanti altri saldi ed anche a seguito di segnalazioni da parte di diversi cittadini. Abbiamo fatto questa manovra per distribuire maggiormente ed in modo migliore il pagamento durante tutto l’arco dell’anno evitando il più possibile sovrapposizioni che possono diventare problematiche per le finanze dei nostri concittadini”.
“Ci risulta singolare – conclude Berni – dover dire certe cose ad un gruppo politico che si era candidato a governare il nostro comune. Comunque in un tentativo estremo di farsi capire e con l’inutile speranza, visto che risulta evidente la sola volontà strumentale, riportiamo un esempio di cosa potrebbe accadere ad una famiglia di due persone che abita in una casa di 100 mq: questa pagherà in acconto 166,50 euro contro i 131,20 dello scorso anno, ma a saldo pagherà 94,93 euro contro i 124,88 del 2014”.
In termini generali abbiamo una variazione di 24 mila euro su circa 1 milione e 600 mila totali di prelievo Tari, che diviso per il numero totale delle utenze (domestiche e non domestiche) comporta mediamente una differenza di 5,60 euro sulla tariffa totale. L’effetto però non sarà così diretto perché attraverso una manovra di redistribuzione alcune categorie avranno una lieve diminuzione della tariffa ed altre un minimo aumento.
“Questo a dimostrazione – conclude Berni – che stiamo lavorando per approvare un bilancio che non preveda un appesantimento fiscale sui nostri concittadini e che nonostante il venire meno di molte entrate ci consenta di chiudere gli equilibri senza variazioni su Imu e Tasi. Che visti i tempi è un obiettivo significativo”.