Al convegno del Gruppo Nazionale Nidi Infanzia c'era anche il progetto portato da Roberta Baldini, referente del Coordinamento Zonale Alta Valdelsa
POGGIBONSI. Valdelsa protagonista al convegno nazionale dedicato ai servizi educativi 0-6 che si è svolto a Milano nel finesettimana scorso. Il convegno, dedicato a “Curricolo è responsabilità”, è stato promosso dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia in collaborazione con il Comune di Milano e l’Università degli Studi Milano-Bicocca. Ha visto la partecipazione dei massimi esperti italiani ed europei del settore (Università degli Studi Milano-Bicocca, di Pavia, di Gent, di Oxford, ISTA Berlino, Comune di Reggio Emilia….) fra cui anche Roberta Baldini, referente del Coordinamento zonale della Zona Alta Valdelsa.
“Una partecipazione qualificante per i nostri servizi – dice l’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Poggibonsi – che diventano esperienza da diffondere in contesti di studio e di riflessione importanti”. “Passaggi di rilievo – prosegue Susanna Salvadori – in quanto essere aperti al confronto e alla condivisione è premessa centrale per crescere e per migliorare sempre”.
Il convegno ha affrontato le tematiche del sistema integrato e del curricolo in un contesto di grandi cambiamenti riguardanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia. All’interno delle Commissioni vi è stata dunque la valorizzazione di esperienze/ricerche/progetti condotti, fra cui anche quello valdelsano. Roberta Baldini nel suo intervento “Una ipotesi curricolare per la continuità. Osservare e documentare” ha riferito dell’esperienza avviata negli anni scorsi e che coinvolge tutti i servizi 0-6 anni, privati, comunali, statali, della Zona AltaValdelsa, di cui Poggibonsi è il comune capofila. Un’esperienza organizzata, progettata e gestita dal coordinamento zonale, cofinanziata da tutti i Comuni della zona, e che si sviluppa progressivamente nel tempo lungo sul tema del curricolo in continuità. Il percorso iniziato ha valorizzato le metodologie e le priorità indicate dalla Regione Toscana nell’elaborazione dei PEZ, Piani educativi zonali con l’indicazione di tre prospettive per la continuità: la prospettiva dei bambini e delle bambine nella realizzazione dei loro diritti alle pari opportunità; la prospettiva dei genitori; la prospettiva degli educatori e degli insegnanti.
Foto: apertura convegno (http://convegnocurricolo06.