“Diritti in Campo” progetto delle amministrazioni che hanno aderito alla Rete Re.A.Dy, ha dato vita ad un torneo di pallavolo misto e ad un convegno sul tema dell’accesso allo sport per le persone trans*
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COLLE DI VAL D’ELSA. Una bella giornata di sport per l’inclusione. Nell’ambito del progetto “DIRITTI IN CAMPO – Liberiamo il mondo dall’odio” a cura di Arcigay Siena-Movimento Pansessuale per la Rete Re.A.Dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni) a cui hanno aderito la Provincia di Siena e 15 Comuni del territorio: Abbadia San Salvatore, Asciano, Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Chiusi, Colle di Val d’Elsa, Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, San Gimignano, San Quirico d’Orcia e Torrita di Siena, è stato organizzato l’evento di “SOTTO RETE PER I DIRITTI” che si è tenuto presso il Palazzetto di Colle di Val d’Elsa. L’obiettivo dell’evento era sensibilizzare la popolazione sul ruolo dello sport nelle politiche di inclusione. Lo sport è uno strumento importante per promuovere la cultura delle diversità, abbattere stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone LGBTQIA+ e combattere il bullismo omolesbobitransafobico presente anche negli ambienti sportivi. Nel programma delle attività era previsto un torneo di pallavolo amatoriale che ha visto trionfare la squadra “Njudi”, al secondo posto si è piazzata A.S.D. Vescovado, al terzo Tigers Revolution, al quarto Unicorn Team Volley e al quinto Arci Pienza.
A seguire c’è stato un convegno pubblico dal titolo “Lo sport oltre i confini di genere” in cui si è parlato di accesso allo sport per le persone trans* e non binarie. Al convegno aperto dai saluti del sindaco Alessandro Donati sono intervenuti Valentina Petrillo, atleta trans ipovedente prima ad aver partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2021, Marco Arlati, Responsabile Sport di Arcigay e Christian Leonardo Cristalli, Responsabile Diritti delle persone trans di Arcigay. “La recente modifica dell’articolo 33 della Costituzione, che riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme segna un passaggio importante per garantire e migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità. Spetta ora alle Istituzioni, a cominciare dagli Enti Locali, trasformare il riconoscimento del valore dell’attività sportiva in un diritto da garantire alle nostre comunità, nel pieno rispetto dell’art. 3 della Costituzione. Spetta a noi garantire che quel diritto sia inclusivo, sia un ulteriore strumento di contrasto ad ogni forma discriminazione delle persone lgbtqia+*, contribuisca al cambiamento culturale e alla trasformazione sociale nel segno del rispetto e della valorizzazione delle diverse soggettività” ha dichiarato Davide Bussagli presidente della Provincia di Siena.
“Lo sport è un diritto di tutte e di tutti ma non tutte le persone sono tutelate nel loro diritto di fare sport, perché spesso gli ambienti sportivi non sono spazi sicuri, accoglienti ed inclusivi. Lo sanno bene le tante persone gay, lesbiche, bisessuali, asessuali e trans* che troppo spesso rinunciano a praticare uno sport per timore di essere presi di mira e bullizzati. Ad un problema culturale se ne aggiunge uno strutturale: 9 palestre su 10 non hanno spogliatoi o spazi riservati adatti ad accogliere persone trans* e non binarie. Infine, lo sport professionistico non è ancora pronto ad accogliere le donne trans in particolare, come dimostra la storia di Valentina Petrillo atleta paraolimpica che oggi a causa delle nuove disposizioni del World Athletics che escludono dalle gare femminili le atlete transgender che vissuto la pubertà maschile, si è vista negare il diritto a competere. Ecco perché è importante parlare di questi temi, fare formazione alle società sportive e fare pressione sulle Federazioni perché recepiscano le indicazioni del CIO” ha dichiarato Greta Sartarelli presidente di Arcigay Siena – Movimento Pansessuale.