Le critiche dei consiglieri di minoranza. Il capogruppo Pd Vannetti: “Noto con piacere che la maggior parte degli interventi sono in continuità con la precedente amministrazione"
COLLE DI VAL D’ELSA. La voce critica dei consiglieri dell’opposizione di centrosinistra si è fatta sentire nell’ultimo consiglio comunale anche nella discussione sull’integrazione del piano triennale dei lavori pubblici.
“Vorrei sottolineare, e lo noto con piacere, che la gran parte degli interventi sono in continuità con la precedente amministrazione – ha detto il capogruppo Pd Riccardo Vannetti -. Mentre per alcune voci importanti sono state destinate cifre irrisorie: come i 400 mila euro per lavori stradali. Per fare un esempio, la giunta Donati ne aveva stanziati 250 mila per il posteggio davanti alla Rcr, quello di Poldo. Questo per far capire come i 400mila per le strade siano veramente pochi. Ancor più appaiono insufficienti i 250 mila euro destinati agli impianti sportivi, che pure la maggioranza continua a definire da terzo mondo”.
Una delle cifre che la minoranza ritiene più fuori misura riguarda però quella destinata alle progettazioni del passaggio dalla Fornacina a via dell’Amore, l’accesso al parcheggio del multipiano e al giardino del museo archeologico, la risalita da Bacìo e per il piano illuminazione, cui sono stati destinati 100mila euro.
“Ben 426 mila euro per quattro progetti – continua Vannetti -. Ritengo importante mettere progetti nel cassetto visto che i conti sono in ordine, ma nei primi sei mesi poteva essere sufficiente farne due e rinviare i restanti ad un altro momento. Allo stesso tempo non vedo nessuna voce di interventi sulle scuole, eccetto i 200mila euro di adeguamenti dell’amministrazione precedente. E ci sono delle mancanze rilevanti sui cimiteri, più volte definiti in degrado, sul verde, sulle strade e sui parcheggi”.
Il capogruppo Colle per Vannetti Sindaco punta il dito contro la cifra stanziata per la mappatura del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche).
“Non ci soddisfano le risposte del sindaco – ha detto Domenico Ponticelli – in particolare sulla destinazione di 5000 euro per la verifica del Peba. Poi c’è il discorso riguardo al bando della Regione Toscana per le Città Murate che scade il 26 settembre. Mi chiedo se sia possibile essere nei tempi giusti per partecipare, così come annunciato dalla giunta. E, trattandosi di Città Murate, quindi storiche, non sarà necessario avere il parere della Soprintendenza?”.
“Sulla necessità di realizzare nuovi impianti sportivi – continua Ponticelli – mi sentirei dire che a Colle di Val d’Elsa ce ne sono anche troppi. Semmai la reale necessità è quella di effettuare le necessarie manutenzioni. Mi pare eccessivo pensarne di nuovi. Infine, riguardo al Museo Archeologico, al centro di un progetto bellissimo che darà sicuramente lustro alla città, a fronte di una spesa di 170mila euro vediamo che c’è uno stanziamento di 60mila. A che cosa servono in particolare? È una cifra destinata alla sola riapertura? Ma questo quali conseguenze comporterebbe rispetto alla conclusione dei lavori?”.
Enrico Galardi, consigliere Pd, si è quindi rivolto ai consigliere di Italia Viva, che poco prima avevano criticato l’operato dell’amministrazione precedente della quale essi stessi hanno fatto parte per oltre 4 anni. “Vi invito ad assumere una corresponsabilità politica rispetto a ciò che è stato o non è stato fatto con la passata giunta – ha detto Galardi -. Riguardo agli impianti sportivi e ai circa 200mila euro di intervento, sicuramente stonano con i proclami sentiti in merito. Come opposizione siamo chiamati a giudicare in base agli atti amministrativi, non sugli incontri privati o altro. Si dice che gli impianti colligiani sono da terzo mondo e poi si stanziano 200mila euro? Quindi, vorrei sapere, lo sport è una priorità o no?”.
Sul corretto ruolo dell’opposizione ritorna il capogruppo Pd Riccardo Vannetti, invitando sindaco e giunta, “a lasciare da parte gli annunci pubblici e andare avanti con i progetti”.
“A noi – ha puntualizzato Vannetti – deve essere data la possibilità di controllare gli atti, l’amministrazione deve quindi essere trasparente. In realtà dopo un mese non vediamo nessun affidamento reale passato attraverso una delibera di giunta e ad oggi nell’Albo Pretorio compare una sola delibera. In compenso leggiamo interviste in cui si dice che è stato dato mandato a un orologiaio di intervenire sull’orologio di piazza Arnolfo, non che c’è stato un semplice contatto”.