Centrosinistra: “Questa destra è la stampella della maggioranza”
COLLE VAL D’ELSA. La variazione allo Statuto Comunale passa senza il voto unanime dei consiglieri, nonostante perfino Michele Cortazzo, capogruppo di FdI, abbia presentato una proposta che, secondo la sua intenzione, avrebbe potuto mettere tutti d’accordo. Così non è stato. Anzi, la discussione è virata proprio sul ruolo del consigliere di destra e su una posizione, la sua, che appare molto più prossima alla maggioranza che all’opposizione.
“Non accetto consigli su come portare avanti il mio ruolo di opposizione da chi non sta facendo opposizione” ha detto il consigliere Pd Francesco Cavalieri. “È noto alla città e ai suoi elettori – ha aggiunto – e questo è solo un altro caso in cui la maggioranza si appoggia al centrodestra colligiano”.
“Voteremo ‘no’, convinti – è intervenuto il capogruppo Pd Riccardo Vannetti – e non perché contrari alla partecipazione dei cittadini. Noi siamo favorevoli ai consigli di quartiere, ma non a procedere alla variazione di un articolo dello Statuto. Questa è la decisione della maggioranza, che passerà con la stampella della destra. E sì, è vero quanto sostiene il sindaco, che la nostra è una posizione politica. Così come lo è la vostra”.
Enrico Galardi (Pd), in un suo precedente intervento, aveva messo in guardia l’intero consiglio sul pericolo di creare un precedente simile, procedendo alla variazione di un importante punto dello Statuto Comunale, senza aver raggiunto l’unanimità.
Domenico Ponticelli, capogruppo di Colle per Vannetti Sindaco, ha dimostrato, esempi alla mano, che non sarebbe stato assolutamente necessario variare l’articolo in questione, demandando quindi l’organizzazione dei consigli di quartiere ad un regolamento ad hoc. “Non è vero che lo Statuto deve prevedere i consigli di quartiere” ha detto, citando numerosi casi di altri comuni italiani. “Ho qui lo Statuto di Udine, di Fano, Alba, Pioltello, Livorno, Pisa e molti altri. Tutti parlano genericamente di ‘partecipazione popolare’. Anche per noi sarebbe stato sufficiente l’articolo 13 del nostro Statuto, introducendo semplicemente il regolamento istitutivo dei consigli di quartiere”.
Il punto è passato con 13 voti a favore, della maggioranza e dei due consiglieri di destra, e 4 contrari del centrosinistra. Sconfessando quanto affermato dal sindaco quando, poco prima, aveva detto di non aver bisogno dei voti dell’opposizione, poiché aveva già i 12 necessari per una maggioranza qualificata, come richiesto nel caso si intervenga sullo Statuto.
In realtà la maggioranza ha espresso soltanto 11 voti, godendo dell’appoggio di Angela Bargi e Michele Cortazzo, consiglieri di Fratelli d’Italia, formalmente all’opposizione.