CHIUSI. Un nuovo spazio per la comunità e le attività culturali sarà a disposizione degli abitanti di Chiusi tra un paio di mesi. Sono in corso i lavori di recupero di un edificio immerso nel parco dei Forti, proprio dietro al teatro, per un importo di 110 mila euro. Previsti, da parte dell’impresa Mario Bisogno (aggiudicataria dell’appalto), il recupero strutturale nel rispetto della normativa sismica, la bonifica e le modifiche interne, la realizzazione delle rifiniture anche all’esterno per dare decoro e uniformità al conteso ambientale e architettonico.
L’operazione va catalogata come un intervento di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, con cambio di destinazione d’uso. L’edificio è semplice, e ha funzionato persino da officina per la riparazione degli automezzi del Comune, ma immerso nel verde e contornato da un arredo urbano del periodo etrusco (fatto consueto, a Chiusi). Consolidamento delle fondazioni, ricostruzione della copertura, drenaggio e areazione di solai e pareti, bagni e pavimentazione, rivestimenti e intonaci, fanno parte dell’intervento. Nella progettazione sono stati adottati tutti i criteri per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la prevenzione di incendi e le misure di sicurezza, le coibentazioni, per arrivare ad una struttura utilizzabile dal terziere San Silvestro per varie attività e riunioni. Non si esclude l’utilizzo parziale di altre associazioni o dell’Istituzione del Teatro Mascagni che, oltre a organizzare stagione teatrale ed eventi estivi, si caratterizza per una produzione originale di spettacoli, corsi che coinvolgono decine di abitanti della zona. In questo modo, Chiusi acquista un nuovo spazio in un’area ad altissima concentrazione culturale: in un fazzoletto di terra nel centro storico di Chiusi convivono tre musei, percorsi sotterranei, un laboratorio archeologico, un teatro, un parco ricco di reperti, i resti di una villa romana, il palazzo vescovile, un castello e l’antica cattedrale, oltre alla biblioteca e alle sale convegni. Sullo sfondo, il lago. Un’offerta suggestiva e invidiabile, che merita di essere scoperta.
L’operazione va catalogata come un intervento di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, con cambio di destinazione d’uso. L’edificio è semplice, e ha funzionato persino da officina per la riparazione degli automezzi del Comune, ma immerso nel verde e contornato da un arredo urbano del periodo etrusco (fatto consueto, a Chiusi). Consolidamento delle fondazioni, ricostruzione della copertura, drenaggio e areazione di solai e pareti, bagni e pavimentazione, rivestimenti e intonaci, fanno parte dell’intervento. Nella progettazione sono stati adottati tutti i criteri per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la prevenzione di incendi e le misure di sicurezza, le coibentazioni, per arrivare ad una struttura utilizzabile dal terziere San Silvestro per varie attività e riunioni. Non si esclude l’utilizzo parziale di altre associazioni o dell’Istituzione del Teatro Mascagni che, oltre a organizzare stagione teatrale ed eventi estivi, si caratterizza per una produzione originale di spettacoli, corsi che coinvolgono decine di abitanti della zona. In questo modo, Chiusi acquista un nuovo spazio in un’area ad altissima concentrazione culturale: in un fazzoletto di terra nel centro storico di Chiusi convivono tre musei, percorsi sotterranei, un laboratorio archeologico, un teatro, un parco ricco di reperti, i resti di una villa romana, il palazzo vescovile, un castello e l’antica cattedrale, oltre alla biblioteca e alle sale convegni. Sullo sfondo, il lago. Un’offerta suggestiva e invidiabile, che merita di essere scoperta.