di Leonardo Mattioli
CHIANCIANO TERME. Dopo una campagna elettorale difficile e forse anche troppo dura a Chianciano e' "scoppiata" improvvisamente la pace tra il neo sindaco Gabriella Ferranti che ha guidato una maggioranza di centro sinistra che ha prevalso per soli 176 voti e l'on. Antonio Guidi a capo di una lista di alleati di centro destra.
Il segnale dei nuovi rapporti tra maggioranza e opposizione si e' avuto ieri sera (22 giugno) quando si e' insediato il nuovo Consiglio Comunale di fronte a un pubblico che ha affollato l'ampia Sala Fellini del Parco Acquasanta utilizzata proprio in previsione di una massiccia presenza di cittadini.
Una riunione cominciata con un leggero ritardo rispetto all'appuntamento delle ore 21 e che ha visto arrivare l'on. Guidi quasi fuori tempo massimo, quando Gabriella Ferranti aveva gia' nominato la Giunta e i consiglieri delegati e aveva prestato giuramento alla Costituzione.
Ritardo, quello di Guidi, che aveva fatto temere il peggio; invece quando l'ex Ministro e' arrivato, ha ascoltato in religioso silenzio, insieme agli altri consiglieri di minoranza (Pierpaolo Giglioni, Andrea Marchetti, Andra Angeli e Evandro Nannetti), il discorso programmatico del neo sindaco e alla fine, dopo una serie di interventi di maggioranza e di opposizione improntati alla collaborazione, la minoranza si e' astenuta e non ha votato contro. Un segnale, questo, che fa prevedere un nuovo tipo di rapporti certamente diverso da quelli della campagna elettorale.
Certamente qualche ombra qua e la' e' rimasta perche' Guidi ha voluto ricordare che e' ancora all'attenzione del Presidente della Repubblica la sua segnalazione a proposito dell'atteggiamento che alcuni esponenti della maggioranza avrebbero tenuto nei confronti della sua disabilita', ma e' anche vero che l'ex Ministro ha voluto rimarcare che l'opposizione sara' "culturale, dura, leale ma senza sconti e non offensiva". Lo stesso Guidi ha voluto esprimere la sua "amarezza per la sconfitta elettorale: qualcosa ho sbagliato perche' c'e' stato uno scarto minimo di voti e questo imporra' una riflessione e una analisi al nostro interno. Ma sono amareggiato anche perche' e' mancata a Chianciano l'alternanza e quando manca credo che ci sia qualcosa che non va". Poi si e' richiamato allo "spirito della bicamerale guidata dal mio amico D'Alema quando c'era un governo di centro destra", ha sostenuto che il Governo "dovra' essere presente con i suoi ministri del Turismo e dell'Economia" a Chianciano e, con nostalgia, ha fatto un riferimento senza nominarlo a Bettino Craxi ricordandolo come "il capo del partito nel quale ho militato per anni e che ora non c'e' piu' , un capo costretto ad andare all'estero dove e' morto".
Subito dopo la Ferranti ha espresso il proprio apprezzamento "per la lealta' e la volonta' della minoranza di collaborare svolgendo un ruolo di stimolo e di controllo" e si e' richiamata "all'affresco del Lorenzetti sul "buon governo" che nasce dalla concordia determinante per il raggiungimento di obiettivi comuni". In precedenza la Ferranti aveva illustrato in sintesi il suo programma centrato sul termalismo, sullo sviluppo economico, sul turismo e sulla riqualificazione urbanistica che in prospettiva vede l'attuazione delle zone franche termali e anche del Casino' "come opportunita' di attrazione" senza dimenticare le politiche sociali, sportive, culturali, giovanili, ambientali, dell'associazionismo e della partecipazione. Per ultimo ha ricordato che la Provincia avra' un assessore mirato sul rilancio di Chianciano e che sono previsti finanziamenti dalla provincia e dalla regione per aiutare il rilancio economico della cittadina.
Da sottolineare che durante il dibattito molti esponenti della maggioranza si sono rammaricati del fatto che alcune forze politiche, in riferimento a Rifondazione Comunista, non siano presenti in Consiglio Comunale auspicando quindi rapporti particolari con loro.
Nessun accenno invece e' stato fatto alla mancanza di rappresentanza della lista civica Rossi-Albanesi. E a proposito di gruppi il paventato timore di vedere nascere due gruppi politici in seno alla maggioranza e' stato scongiurato con la costituzione di un unico raggruppamento che ha preso il nome dalla lista civica elettorale. Non a caso due esponenti del possibile nuovo gruppo "distinto" non del Pd sono entrati in giunta con Sergio Giani per il sostegno del settore produttivo, le partecipate e le risorse umane e con Paolo Piccinelli allo sport, comunicazione e ambiente.
Affiancano la Ferranti ( deleghe per gli affari generali, politiche comunitarie, pari opportunita' etc.) il vice sindaco Claudio Rossi con deleghe ai trasporti e ai lavori pubblici e manutenzione; l'assessore Nicoletta Bianchi al turismo, alle attivita' produttive e all'istruzione; Antonio Altobelli al termalismo, alla sanita' e alle politiche sociali; l'assessore "esterno" Fabrizio Sanchini al bilancio, all'urbanistica.
Il sindaco ha completato la sua squadra con quattro consiglieri delegati: Francesco Frizzi alle politiche giovanili; Giacomo Ciacci alle politiche energetiche; Robertino Cherubini alla partecipazione, risorse idriche e ai rifiuti; Marco Tistarelli alle politiche dell'integrazione e dell'inclusione. Da dire infine che piu' di uno dei rappresentanti di Maggioranza a cominciare da Sergio Giani e dal capogruppo Marco Rossi hanno riconosciuto il risultato elettorale ottenuto dalla lista Guidi che "ha diviso sostanzialmente in due il paese" e di qui il loro richiamo "al confronto" come metodo di lavoro e alla necessita' di "voltare pagina abbandonando i toni della campagna elettorale troppo sopra le righe con accuse di brogli che non hanno fondamento".