CASTELNUOVO BERARDENGA. Il Comune di Castelnuovo Berardenga potenzia il controllo sul territorio: sono state installate cinque nuove telecamere per la lettura delle targhe, tre nel capoluogo, una a Casetta e una a Pianella. L’intervento conta su un finanziamento di circa 20 mila euro stanziato dalla Regione Toscana nell’ambito di un bando sulla sicurezza stradale e sulla compartecipazione del Comune castelnovino per circa 12 mila euro.
“Castelnuovo Berardenga non è esente dai problemi legati alla sicurezza urbana- spiega Alessandro Maggi, vicesindaco e assessore alla viabilità di Castelnuovo Berardenga –per questo negli anni abbiamo investito per dotare il territorio di un sistema di videosorveglianza che ad oggi conta ben 30 telecamere di contesto distribuite tra il capoluogo e le frazioni. Con il nuovo investimento andiamo a potenziare l’efficacia e l’efficienza del circuito introducendo 5 telecamere per la lettura delle targhe, funzionanti h24 e quindi anche nelle ore notturne”.
“L’identificazione della targa ha un valore inestimabile per garantire il presidio e la sicurezza dei nostri centri abitati –sottolinea ancora l’assessore Maggi – permettendo rapidamente di risalire ad una serie di dati sui veicoli in transito utili alla prevenzione e repressione dei reati e delle condotte scorrette. Dalla targa, ad esempio, è possibile verificare in tempo reale se l’auto è priva di assicurazione o di revisione periodica. Questo significa salvaguardare la sicurezza di tutti gli utenti della strada perché la mancata revisione può mettere a rischio la circolazione e costituire un elemento di pericolo, così come la mancanza della copertura assicurativa, in caso di incidente, può avere conseguenze finanziarie e legali negative sul conducente dell’auto non assicurata e ripercussioni per gli altri cittadini coinvolti nel sinistro. Il riconoscimento della targa è un sistema molto utile anche per agevolare le indagini anche nel caso di sospetto di veicoli rubati. Le forze di polizia possono accedere direttamente al server per interrogare i transiti e le immagini restano registrate per sette giorni.”