Al convegno testimonianze e statistiche hanno sottolineato la persistenza della problematica
POGGIBONSI. “Acrobate, equilibriste, supereroi” questa l’autodefinizione data da alcune lavoratrici della Fondazione Territorio Sociali Altavaldelsa testimoniata dalla direttrice generale Nicoletta Baracchini. E il termine “equilibrista” ricorre anche nelle parole della dottoressa dell’ospedale di Capostaggia Federica Marini, una delle solo otto donne a dirigere una Uoc di Anestesia ospedaliera in Italia. Un equilibrio difficile, eppure possibile, tra famiglia e lavoro che è emerso fuori in molti interventi del convegno “#QuestioneDiGenere” di ieri 8 marzo ospitato nell’auditorium del presidio ospedaliero valdelsano e organizzato dalla direzione della struttura.
In occasione della Giornata internazionale della donna, figure professionali differenti, sia donne che uomini, hanno descritto il divario di genere nel proprio ambito lavorativo. Introdotti dalla direttrice di Campostaggia Lucia Grazia Campanile, sono intervenuti, oltre alle sopracitate Baracchini e Marini, l’amministratrice unica di Azienda Egizia Chiara Merlo, il magistrato Pietro Suchan e il professore dell’Università degli Studi di Siena Nicola Nante. Il convegno è stato moderato dalla giornalista Cristiana Mastacchi.
Durante il convegno sono state presentate anche statistiche significative. Come quella che mostra l’indice sull’uguaglianza di genere nell’Unione Europea, che, in un range da uno a cento, assegna all’Italia 63,8, lontano sia dalla piena soddisfazione della parità che dalla media europea (67,9).
Il divario di genere persiste pure in ambito sanitario, visto che in Toscana solo il 20% dei direttori di struttura complessa è di sesso femminile. In preparazione all’incontro, inoltre, la direzione aveva distribuito un questionario interno tra il personale di Campostaggia sulla percezione della questione i cui risultati segnalano, tra le tante cose, la rinuncia a opportunità di carriera da parte di alcune lavoratrici con famiglia e la scelta del part-time come strumento per conciliare genitorialità e lavoro.
“Abbiamo sentito la necessità di approfondire il tema della disparità di genere in ambito sanitario confrontandoci con quanto accade in altri ambiti professionali – dichiara la direttrice di Campostaggia Lucia Grazia Campanile. – In questo preciso momento storico, inoltre, affrontare i temi della discriminazione e della disparità ci ha permesso di evidenziare come la valorizzazione delle differenze e i principi di tolleranza e uguaglianza siano alla base della pace tra i popoli”.