MONTALCINO. Presentata la trentunesima edizione del Festival Internazionale di Montalcino, che dal 19 luglio all’1 agosto 2010 animerà gli spazi del borgo, sotto la direzione artistica di Hilenia De Falco di Interno 5.
“A distanza di 27 anni dall’esibizione di Eduardo De Filippo, Montalcino riprende il legame con il grande teatro napoletano: Licia Maglietta inaugura la manifestazione proprio nell’anno in cui si torna allo spirito originario, ovvero l’alta formazione teatrale”, dichiara il sindaco Maurizio Buffi. Che poi annuncia la sorpresa: “Durante il Festival sarà apposta una targa in omaggio di Eduardo”.
La compagnia “Teatro de los sentidos” di Enrique Vargas apre la trentunesima edizione del Festival Internazionale di Montalcino, rassegna di spettacoli, laboratori, incontri, cene teatrali. Il tema di questa edizione, che per la prima volta è diretta da Interno 5, è la Memoria. Memoria declinata nelle sue varie sfumature: memoria della terra, come nel laboratorio “Il viaggio dell’uva” di Vargas che si concluderà con rappresentazione aperta al pubblico; memoria della parola in “Delirio amoroso” di Licia Maglietta che riporta in scena le poesie dell’indimenticata Alda Merini; memoria della diversità nella residenza artistica affidata a Benedetto Sicca per lo studio “Il principe Iorgos” su Katzelmacher di R. W. Fassbinder; e memoria del teatro con il workshop “Commedia” tenuto da Giorgio Barberio Corsetti.
“A distanza di 27 anni dall’esibizione di Eduardo De Filippo, Montalcino riprende il legame con il grande teatro napoletano: Licia Maglietta inaugura la manifestazione proprio nell’anno in cui si torna allo spirito originario, ovvero l’alta formazione teatrale”, dichiara il sindaco Maurizio Buffi. Che poi annuncia la sorpresa: “Durante il Festival sarà apposta una targa in omaggio di Eduardo”.
La compagnia “Teatro de los sentidos” di Enrique Vargas apre la trentunesima edizione del Festival Internazionale di Montalcino, rassegna di spettacoli, laboratori, incontri, cene teatrali. Il tema di questa edizione, che per la prima volta è diretta da Interno 5, è la Memoria. Memoria declinata nelle sue varie sfumature: memoria della terra, come nel laboratorio “Il viaggio dell’uva” di Vargas che si concluderà con rappresentazione aperta al pubblico; memoria della parola in “Delirio amoroso” di Licia Maglietta che riporta in scena le poesie dell’indimenticata Alda Merini; memoria della diversità nella residenza artistica affidata a Benedetto Sicca per lo studio “Il principe Iorgos” su Katzelmacher di R. W. Fassbinder; e memoria del teatro con il workshop “Commedia” tenuto da Giorgio Barberio Corsetti.