Corteo lungo le vie della città, omaggio a Giuseppe Marino ed ai Partigiani. Si rievoca ad Abbadia di Montepulciano l’uccisione del patriota Luigi Cagnacci
MONTEPULCIANO. Si rinnova sabato 29 giugno l’appuntamento con la celebrazione della Liberazione di Montepulciano. Il 29 giugno 1944, infatti, le forze alleate vinsero l’ultima resistenza delle truppe tedesche ed entrarono in città segnando il passaggio verso una nuova fase storica caratterizzata dalla libertà e dalla democrazia. Secondo le ricostruzioni storiche, la battaglia proseguì nelle immediate vicinanze del centro abitato poi, il 1 luglio, il giornale dell’VIII Armata annunciò che la contemporanea conquista di Montepulciano e Castiglione del Lago aveva aperto la strada verso Arezzo.
La cerimonia avrà inizio alle 17.00 con la sfilata del corteo che, partendo da Piazza Grande, attraverso il Centro Storico, raggiungerà il Giardino di Poggiofanti. Ad accompagnare la manifestazione, la banda dell’Istituto di Musica “H. W. Henze”; sono previste fermate al Borgo Buio, per ricordare il sacrificio del martire Giuseppe Marino, impiccato dai tedeschi il 23 giugno ‘44, e al monumento ai Partigiani, dove il Sindaco Michele Angiolini ed il Presidente dell’ANPI Montepulciano Lorenzo Micheli terranno il proprio intervento.
Nella stessa occasione, il Comune di Montepulciano consegnerà un riconoscimento ai familiari di Bruno Bambini, decorato con medaglia d’onore della Repubblica Italiana il 2 giugno scorso a Siena in quanto deportato e internato nei lager nazisti nel periodo 1943 – 1945.
La celebrazione si sposterà quindi al Cimitero di Abbadia di Montepulciano dove, presso la sepoltura del patriota Luigi Cagnacci, sarà scoperta lapide fatta ricostruire dall’ANPI Montepulciano, con il sostegno del Comune, dopo l’accidentale rottura della pietra originaria.
Sarà così rievocata la tragica fine di questo diciannovenne di Abbadia di Montepulciano, fucilato a Buonconvento dai tedeschi il 27 giugno 1944 in quanto sospettato di far parte di formazioni partigiane. L’intera vicenda è ricostruita con grande dovizia di riferimenti storici e documentali (ma anche attraverso le testimonianze di diretti testimoni), nel prezioso volume “La Casa del Popolo e la Casa del Fascio ad Abbadia di Montepulciano” del ricercatore Alessandro Angiolini che ne farà omaggio a chi interverrà alla cerimonia.
Secondo altre fonti il giovane Luigi Cagnacci potrebbe essere caduto in uno scontro a fuoco, in un luogo anche diverso da quello indicato; in ogni caso era stato identificato dai nazifascisti come un ribelle renitente alla leva e dunque condannato a morte.
Quella di rievocare un evento collegato al periodo della Liberazione è ormai una tradizione che, negli anni, ha consentito di fare luce su fatti talvolta dimenticati o meno approfonditi dalla storiografia ufficiale.