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di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Mai vista, da quando esiste la festa, tanta e tanto sentita partecipazione alle manifestazioni del 25 Aprile per la Liberazione. Sono tanti i cittadini che hanno partecipato al corteo organizzato dalla sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) che le copie della brochure, contenente la ricerca svolta dagli alunni dell’Istituto Comprensivo, con alcune testimonianze autografe, sull’eccidio dell’8 marzo 1944, non sono bastate alle richieste e dovranno essere ristampate.
Il sindaco Luigi Vagaggini, già oggetto di critiche, non solo dalle opposizioni rappresentate in consiglio comunale, per l’organizzazione della festa del 25 Aprile l’anno scorso, propone quest’anno “un 25 Aprile per tutti, senza politica, senza colori, senza particolari manifestazioni se non il silenzio ed il rispetto per i caduti della seconda guerra mondiale e per coloro che hanno contribuito, in ogni forma e in ogni appartenenza, alla liberazione della Nazione”, limitando la manifestazione alla deposizione di due corone di fiori al monumento ai caduti in guerra e al cippo che ricorda l’eccidio di due giovani pianesi, Florindo Guerrini e Libero Stolzi, da parte dei nazifascisti l’8 marzo 1944. La locale sezione ANPI contesta l’opposizione del primo cittadino “a qualsiasi intonazione dell’inno ‘Bella Ciao’ durante la commemorazione istituzionale perché ritenuto canto di parte”, ribattendone la funzione di “simbolo della Resistenza italiana e dell’antifascismo unitario come elemento fondante della Repubblica Italiana, connotato esclusivamente come canto contro l’invasore, senza altri riferimenti. Di fronte all’impossibilità di trovare un accordo con l’amministrazione comunale tutta, proprio perché il 25 Aprile è la festa della Liberazione” … non potendo “accettare proibizione alcuna alla libertà di espressione dei cittadini” l’ANPI decide pertanto di celebrare il 25 Aprile in autonomia, ricordando i caduti per la libertà, con un corteo partito alle ore 11 da Piazza Matteotti. Dopo l’inno di Mameli di fronte alla lapide ai martiri della libertà in via Garibaldi, i tanti convenuti proseguono cantando ‘Bella Ciao’ verso il cippo all’incrocio tra via Roma e viale Marconi, dove viene deposta una corona di fiori. La presidentessa dell’ANPI Maria Assunta Sbrolli non si limita a celebrazioni di semplice commemorazione e inquadra la festa in una cornice che, con i valori dell’antifascismo e della democrazia, comprende quello della solidarietà, anche in senso internazionale di fronte alle attuali forme di migrazione. Commovente la lettura di Verdiana Conti di una pagina autografa della madre Finisia Morazzini intervenuta subito dopo l’eccidio.
Nei commenti che seguono la manifestazione si capisce tuttavia che non è solo il disaccordo sull’intonazione di Bella Ciao, che pur esplicita chiaramente il riferimento all’”invasor”, ad aver riunito tanta gente di diversa estrazione sociale e politica, convenuta per ritrovare e condividere i valori della Libertà nata dalla Resistenza e dalla Liberazione, ma anche per scambiare qualche riflessione sugli errori e sulla divisione delle forze che si riconoscono nel centro-sinistra e nella sinistra che di fatto hanno portato all’elezione a sindaco di Vagaggini. Che sia un primo momento per ricercare convergenze più ampie per le prossime elezioni amministrative?