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di Annalisa Coppolaro
MURLO. C’è anche il Comune di Murlo tra i territori che beneficeranno delle erogazioni della Fondazione Mps. Dopo anni di attesa, grazie ad grosso contributo che è stato comunciato anche ufficialmente alla parrocchia di San Fortunato solo in questi giorni, un’antica chiesa del Comune di Murlo potrà essere restaurata. Infatti, dopo varie richieste (e diversi nostri articoli sulla stampa) l’antichissima Pieve a Carli potrà subire un restauro grazie al contributo di 100 mila euro. La chiesa, attualmente aperta soltanto nel periodo della festa dell’Assunta, da tempo attendeva un contributo sostanzioso per tornare a nuova vita, vista la storia di moltissimi secoli che ha alle spalle.
Di questa Pieve si ha già notizia nel 1081, e venne persino nominata nella bolla di Papa Clemente III del 1189, dove questi conferma la giurisdizione della Chiesa senese su pievi e castelli del territorio. La Pieve, a pianta rettangolare con copertura a capriate , conserva il suo portico originario ed ha una canonica con annessa una seconda struttura adiacente alla chiesa, che avrebbero uso anche oggi, se potessero esser recuperate.
Nel 1700 Pieve a Carli fu oggetto di restauri che l’abbellirono di stucchi ancora presenti. Su uno dei tre altari originari si trovavano due busti del noto intagliatore senese Domenico Arrighetti, il cui laboratorio era attivo intorno al 1620. I due busti, raffiguranti S. Antonio e S.Giuseppe, oggi si trovano a Vescovado. Sopra l’altare si trovava il trittico della Madonna della Pieve a Carli di Andrea di Niccolò di cui oggi sopravvive solo il pannello centrale, e che, conservato nella Chiesa di San Fortunato a Vescovado, viene ogni anno riportato per il 15 agosto nella sua Pieve, per poi lasciarla di nuovo. Questa tavola della Madonna, di cui esiste una splendida copia eseguita qualche anno fa dall’artista di Murlo Graziano Bernini, è da secoli oggetto di forte devozione popolare nel territorio di Murlo.
Poter restaurare questa pieve è di certo importantissimo per un territorio dove esistono molte chiese di grande valore spesso in decadenza proprio per mancanza di fondi.
MURLO. C’è anche il Comune di Murlo tra i territori che beneficeranno delle erogazioni della Fondazione Mps. Dopo anni di attesa, grazie ad grosso contributo che è stato comunciato anche ufficialmente alla parrocchia di San Fortunato solo in questi giorni, un’antica chiesa del Comune di Murlo potrà essere restaurata. Infatti, dopo varie richieste (e diversi nostri articoli sulla stampa) l’antichissima Pieve a Carli potrà subire un restauro grazie al contributo di 100 mila euro. La chiesa, attualmente aperta soltanto nel periodo della festa dell’Assunta, da tempo attendeva un contributo sostanzioso per tornare a nuova vita, vista la storia di moltissimi secoli che ha alle spalle.
Di questa Pieve si ha già notizia nel 1081, e venne persino nominata nella bolla di Papa Clemente III del 1189, dove questi conferma la giurisdizione della Chiesa senese su pievi e castelli del territorio. La Pieve, a pianta rettangolare con copertura a capriate , conserva il suo portico originario ed ha una canonica con annessa una seconda struttura adiacente alla chiesa, che avrebbero uso anche oggi, se potessero esser recuperate.
Nel 1700 Pieve a Carli fu oggetto di restauri che l’abbellirono di stucchi ancora presenti. Su uno dei tre altari originari si trovavano due busti del noto intagliatore senese Domenico Arrighetti, il cui laboratorio era attivo intorno al 1620. I due busti, raffiguranti S. Antonio e S.Giuseppe, oggi si trovano a Vescovado. Sopra l’altare si trovava il trittico della Madonna della Pieve a Carli di Andrea di Niccolò di cui oggi sopravvive solo il pannello centrale, e che, conservato nella Chiesa di San Fortunato a Vescovado, viene ogni anno riportato per il 15 agosto nella sua Pieve, per poi lasciarla di nuovo. Questa tavola della Madonna, di cui esiste una splendida copia eseguita qualche anno fa dall’artista di Murlo Graziano Bernini, è da secoli oggetto di forte devozione popolare nel territorio di Murlo.
Poter restaurare questa pieve è di certo importantissimo per un territorio dove esistono molte chiese di grande valore spesso in decadenza proprio per mancanza di fondi.