“Assaggio” dei campionati italiani con l'associazione Prima
RADICOFANI. Cento arcieri, domenica 29 marzo, sperimenteranno il nuovo campo di gara di Radicofani, in vista dei campionati italiani Fidasc (la federazione delle discipline delle armi sportiva da caccia) del prossimo ottobre. L’appuntamento per un centinaio di iscritti è al mattino (ore 9,00) nell’area delle Pietre Bianche (dal nome di un podere), in un luogo incantevole, con vista sulla rocca e sulla Val d’Orcia. Il campo da gara è di svariati ettari, attrezzato con sagome di animali in tre dimensioni e macchinari per il tiro a volo, per un percorso che si snoda per tre circa chilometri, con 28 piazzole. Si preannunciano tiri acrobatici e di grande effetto, di difficile esecuzione, sicuramente mai visti in altre discipline di tiro con l’arco. La gara, che terminerà intorno all’ora di pranzo, è amichevole.
In ogni caso si tratta dell’ennesima dimostrazione di grande competitività ed efficienza degli arcieri cacciatori Prima, che organizzano una manifestazione all’indomani di un grande riconoscimento: la Fidasc ha assegnato, per la prima volta a Radicofani, gli assoluti italiani di tiro con l’arco da caccia, fissato per il 4 ottobre 2015.
Insomma, quella di domenica è una gara importante, perché arriva al termine di un lungo percorso. “Abbiamo speso sei anni – commenta Alvise Papini degli arcieri Prima – di lavoro in sinergia con il Comune e tutti i ragazzi delle altre associazioni, che ci hanno sempre dato un aiuto nell’organizzazione delle varie iniziative, e nella realizzazione del campo di gara. Ora abbiamo avuto il riconoscimento della Federazione, con i campionati italiani, a significare un obiettivo raggiunto”. La soddisfazione è palpabile, per una realtà che conta poco più di mille abitanti, solo in parte residenti nel capoluogo. “Stiamo progettando il futuro – osserva il sindaco Francesco Fabbrizi – abbiamo bisogno di momenti come questi per dimostrare che, con l’unità e la passione di tutti, si possono raggiungere risultati importanti”. Radicofani, da qualche tempo, sta ricevendo crescenti attenzioni per tante altre iniziative, legate anche elle tradizioni e alla cultura locale. Inoltre, televisioni, riviste e persino il cinema si sono occupati di questa suggestiva località, legata a doppio filo a vicende leggendarie, come quella di Ghino di Tacco. “La notorietà fa piacere – aggiunge Fabbrizzi – ma ora occorrere proseguire in una logica di investimenti e di servizi efficienti, per dare una nuova prospettiva al nostro Comune”.