Conti in equilibrio, ma operatività dell
SIENA. “Grazie agli sforzi compiuti, il bilancio della Provincia di Siena è in equilibrio. Una tenuta contabile di cui siamo soddisfatti, perché deriva da un impegno straordinario di rigore e di efficientamento, ma che nasconde, purtroppo, anche una operatività ridotta ai minimi termini”. Così il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, ha commentato oggi (29 novembre), in Consiglio provinciale l’assestamento al bilancio di previsione per l’esercizio 2013, che quest’anno ha coinciso con la verifica degli equilibri di bilancio e lo stato di attuazione dei programmi. L’assestamento è stato approvato con i voti favorevoli di Pd, Sel e Idv e contrario dei gruppi consiliari di Pdl, Toscana Federata, Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale, Udc e Rifondazione-Partito Comunista.
“Gli interventi che abbiamo messo in campo sin dall’inizio del mandato sul fronte dell’efficienza e della riorganizzazione della macchina amministrativa – ha detto ancora Bezzini – hanno consentito fino ad oggi di far fronte alla drammatica riduzione dei trasferimenti statali. Un dato su tutti: quest’anno i trasferimenti totali dello Stato ammontano a 1 milione e 381 mila euro mentre nel 2009 questa amministrazione percepiva, direttamente e indirettamente, oltre 20 milioni e 300 mila euro. E’ evidente, cifre alla mano, che un taglio di questo tipo ci ha costretto a ridimensionare drasticamente l’attività, a spese dei cittadini e delle imprese. Come si dice dalle nostre parti, vogliono farci fare ‘le nozze con i fichi secchi’: peccato che a rimetterci non sia l’ente o gli amministratori, ma la comunità, che vorrebbe risposte rapide quando c’è da intervenire su una frana, ricostruire un ponte, portare avanti interventi già programmati. Fino ad ora siamo stati in grado di andare avanti, quello che succederà da oggi in poi ancora non è chiaro: ci hanno lasciato al fronte senza mezzi”.
Il dibattito sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio della Provincia di Siena ha visto la presentazione di due mozioni incidentali: la prima – a firma del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) – ha chiesto di verificare la certezza del ricevimento dei finanziamenti deliberati dalla Fondazione Mps a favore della Provincia, mentre la seconda – sottoscritta da Alberto Taccioli, Roberto Renai e Antonio Giudilli (capogruppo, rispettivamente, dei gruppi consiliari Pd, Sel e Idv) – ha chiesto un monitoraggio attento della situazione della Fondazione Mps da parte del presidente della Provincia, con un aggiornamento costante in consiglio provinciale. Respinta la prima, con il voto contrario della maggioranza e il non voto di Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista) e via libera alla seconda, con voto favorevole della maggioranza e di Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) e il non voto di Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista).
Nel corso del dibattito, i consiglieri Marileno Franci e Alberto Taccioli (Pd) hanno sottolineato lo sforzo compiuto dalla Provincia per salvaguardare gli equilibri di bilancio e gestire le risorse con senso di responsabilità alla luce delle difficoltà del momento, e la consigliera Raffaella Senesi (Pd) ha annunciato di aver invitato i vertici della Fondazione Mps in una prossima seduta della Commissione Affari generali da lei presieduta. Un controllo insufficiente e la forte responsabilità di questa situazione da parte anche delle istituzioni locali sono stati, invece, oggetto dell’intervento di Donatella Santinelli (Pdl) che ha sottolineato anche il mancato rispetto delle linee programmatiche indicate dal consiglio alla Fondazione Mps. Motivazione al voto contrario condivisa da Massimo Mori (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale).
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