SIENA. Con la seduta odierna si è sciolto il Consiglio Provinciale che ha così concluso i lavori quinquennali.
Nella seduta è stato discusso il Piano delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili. Si tratta di uno strumento di governo e pianificazione territoriale attraverso cui la Provincia attua gli indirizzi nei settori edilizio, industriale o prettamente ornamentale con cui coordina la pianificazione urbanistica comunale sulle previsioni di coltivazione, riqualificazione, recupero delle aree di escavazione dimesse e di riciclaggio dei materiali recuperabili assimilabili. Il Piano è stato approvato all’unanimità dopo un’ampia discussione che ne ha fatto emergere la rilevanza sia in termini di sostenibilità ambientale che dal punto di vista economico dal momento che, nel territorio provinciale, sono 29 le aziende che lavorano nel settore con oltre 380 occupati e altre 99 sono invece le aziende che, con oltre 770 addetti, si occupano della trasformazione dei materiali scavati. Forte attenzione al paesaggio e tutela di un comparto strategico per lo sviluppo economico del territorio sono stati infatti i pilastri di un documento che, oltre ad ottenere l’ampio consenso in seduta consiliare, nasce da un lungo percorso avviato nel 2008 di compartecipazione e confronto con le associazioni ambientali, i cittadini, gli enti pubblici e le realtà economiche interessate. Si tratta dunque di un disegno innovativo per la regolamentazione dell’attività estrattiva in provincia di Siena ed un fondamentale strumento di programmazione da portare avanti in totale sinergia con le amministrazioni comunali.
Nel corso della seduta consiliare è stato approvato all’unanimità l’accordo tra la Provincia di Siena e Siena Casa per la destinazione dell’immobile adibito a caserma dei Vigili del Fuoco a finalità di alloggi da locare a canone concordato.
Unanimità, infine, anche per l’approvazione della Carta dei Diritti e dei Doveri che conferma l’impegno della Provincia di Siena sui temi della coesione sociale e dell’integrazione degli immigrati.
Nella seduta è stato discusso il Piano delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili. Si tratta di uno strumento di governo e pianificazione territoriale attraverso cui la Provincia attua gli indirizzi nei settori edilizio, industriale o prettamente ornamentale con cui coordina la pianificazione urbanistica comunale sulle previsioni di coltivazione, riqualificazione, recupero delle aree di escavazione dimesse e di riciclaggio dei materiali recuperabili assimilabili. Il Piano è stato approvato all’unanimità dopo un’ampia discussione che ne ha fatto emergere la rilevanza sia in termini di sostenibilità ambientale che dal punto di vista economico dal momento che, nel territorio provinciale, sono 29 le aziende che lavorano nel settore con oltre 380 occupati e altre 99 sono invece le aziende che, con oltre 770 addetti, si occupano della trasformazione dei materiali scavati. Forte attenzione al paesaggio e tutela di un comparto strategico per lo sviluppo economico del territorio sono stati infatti i pilastri di un documento che, oltre ad ottenere l’ampio consenso in seduta consiliare, nasce da un lungo percorso avviato nel 2008 di compartecipazione e confronto con le associazioni ambientali, i cittadini, gli enti pubblici e le realtà economiche interessate. Si tratta dunque di un disegno innovativo per la regolamentazione dell’attività estrattiva in provincia di Siena ed un fondamentale strumento di programmazione da portare avanti in totale sinergia con le amministrazioni comunali.
Nel corso della seduta consiliare è stato approvato all’unanimità l’accordo tra la Provincia di Siena e Siena Casa per la destinazione dell’immobile adibito a caserma dei Vigili del Fuoco a finalità di alloggi da locare a canone concordato.
Unanimità, infine, anche per l’approvazione della Carta dei Diritti e dei Doveri che conferma l’impegno della Provincia di Siena sui temi della coesione sociale e dell’integrazione degli immigrati.