I sindacati Cisl e Uil della funzione pubblica hanno snocciolato i numeri dei tagli
di Augusto Mattioli
SIENA. La Provincia di Siena ci ha rimesso con la spending revew. Quanto lo hanno chiarito i sindacati Cgil e Uil che in una conferenza stampa hanno snocciolato i numeri. Tra il 2012 e il 2013 meno 18 milioni di tagli lineari per la Provincia di Siena. Le organizzazioni sindacali Cgil e Uil della funzione pubblica in vista dello sciopero generale sui servizi pubblici di venerdì (28 settembre) hanno chiarito la loro posizione.
Lo slogan “abbiamo già dato”, è stato ripetuto anche da Simone Pizzichi, segretario provinciale della funzione pubblica in conferenza stampa. “Certo occorre una riforma della funzione pubblica ma i tagli lineari penalizzano le fasce più deboli, ma non toccano sprechi e privilegi “. E i tagli al bilancio della Provincia di Siena avranno effetti negativi, sottolinea il sindacalista sul trasporto pubblico locale (in questi giorni non mancano proteste di studenti che devono viaggiare su bus stipati come sardine), sulla formazione professionale, sulla manutenzione ordinaria delle scuole e sui 1700 chilometri della viabilità provinciale.
Ma i sindacalisti si sono anche detti preoccupati il taglio della provincia di Siena che non rientra nei parametri della legge. Per cui teme per il futuro dei 437 dipendenti, posto di lavoro incluso e per il mantenimento dei servizi. I problemi non sono solo della Provincia. In generale gli enti locali senesi hanno 3500 dipendenti per cui la preoccupazione è consistente per gli effetti che i tagli avranno anche sul loro futuro tanto da avere ha denunciato Pizzichi difficoltà nella chiusura dei loro bilanci. E poi c’è tutto il capitolo sanità che solo nel senese ha circa 5000 dipendenti. Un settore che in Toscana avrà 650 milioni in meno. “Non ci sono provvedimenti per la crescita – ha sostenuto Walter Biagini segretario della funzione pubblica della Uil- magari si risparmia cinquanta ma non si cresce di cento. Ma quale autonomia hanno gli enti locali con i tagli lineari?”. Altro tema la scuola. Lorenzo Micheli,segretario della federazione lavoratori della conoscenza dopo avere accennato a scuole da mettere in sicurezza, al difficile inserimento dei portatori di handicap, ai possibili aumenti delle tasse universitarie ha lanciato l’allarme sul futuro dell’istituto superiore di musica Rinaldo Franci di Siena che con meno risorse potrebbe avere serie difficoltà di funzionamento. Sul fronte dei settori dello stato e del parastato saranno chiusi gli uffici territoriali della agenzia delle entrate di Poggibonsi e Montepulciano ( dove è stata decisa anche la chiusura dei Tribunale) mentre è previsto l’accorpamento della Motorizzazione civile e dell’Aci pra. Come conseguenza di tutto ciò ha denunciato Marco Iacoboni della funzione pubblica della Cgil “ le persone avranno serie difficoltà anche solo per fare un certificato”.