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SIENA. La Provincia di Siena punta alla formazione permanente. Ed è un'opportunità per dare risposte concrete in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Lo ha sottolineato l'assessore Fiorenza Anatrini, presentando il catalogo (nutrito) dei corsi attivati per la formazione professionale.
L'assesore ha tenuto a evidenziare alcuni punti cardine dell'offerta formativa. Prima tra tutte la "carta di credito" destinata a persone in mobilità o in cerca di occupazione. Si tratta di un bonus di 2500 euro da spendere per attività formative in uno o più corsi o per stage in azienda; i destinatari della carta di credito vengono scelti attraverso l'analisi svolta da un "orientattore", che si occupa di seguire la persona nel suo percorso formativo.
Accanto alla card, la Provincia ha attivato anche la formazione per le aziende, cui finora hanno partecipato circa 350 organizzazioni, grazie anche alle risorse messe a disposizione per il terzo dalla Fondazione Monte dei Paschi per corsi per dirigenti d'azienda e management, che pare essere una delle esperienze più richieste in questo momento problematico.
L'accademia di Palazzo al Piano è l'altro fiore all'occhiello ed ha già realizzato importanti progetti di alta formazione, diretti soprattutto al settore del turismo, con la partecipazione di circa 2mila persone. Accanto a questo vi sono anche i cosiddetti progetti di filiera, dedicati al settore dell'agricoltura.
La risorsa fornita dai voucher formativi (in tagli da 1500/2500/3mila euro) è stata utilizzata sinora da 2292 persone (laureati, diplomati, disoccupati, persone in cerca di "ricollocazion"), soprattutto per seguire master attinenti alla professione svolta.
Secondo l'assessore Anatrini ed i suooi collaboratori, l'offerta formativa disponibile non è sempre ben nota alle persone che potrebbero utilizzarla e l'informazione passa anche dall'istituzione di un numero verde (800904504) a cui attingere per tutte le richieste e le delucidazioni del caso.
Patrizia Papi, dirigente del settore formazione e lavoro della Provincia, ha spiegato che "non c'è informazione diretta a chi ne ha bisogno" e, in riferimento alle modalità di istituzione dei corsi (gratuiti), ha riferito che nascono dall'analisi del bisogno formativo necessario al lavoro, da cui sono derivati i profili professionali a cui sono dedicati. "La Provincia verifica, analizza, coordina, ma sono poi le agenzie ad erogare i corsi. E tra chi li ha seguiti il 20 per cento ha trovato lavoro ed un altro 20 per cento ha migliorato la propria posizine".
L'assesore ha tenuto a evidenziare alcuni punti cardine dell'offerta formativa. Prima tra tutte la "carta di credito" destinata a persone in mobilità o in cerca di occupazione. Si tratta di un bonus di 2500 euro da spendere per attività formative in uno o più corsi o per stage in azienda; i destinatari della carta di credito vengono scelti attraverso l'analisi svolta da un "orientattore", che si occupa di seguire la persona nel suo percorso formativo.
Accanto alla card, la Provincia ha attivato anche la formazione per le aziende, cui finora hanno partecipato circa 350 organizzazioni, grazie anche alle risorse messe a disposizione per il terzo dalla Fondazione Monte dei Paschi per corsi per dirigenti d'azienda e management, che pare essere una delle esperienze più richieste in questo momento problematico.
L'accademia di Palazzo al Piano è l'altro fiore all'occhiello ed ha già realizzato importanti progetti di alta formazione, diretti soprattutto al settore del turismo, con la partecipazione di circa 2mila persone. Accanto a questo vi sono anche i cosiddetti progetti di filiera, dedicati al settore dell'agricoltura.
La risorsa fornita dai voucher formativi (in tagli da 1500/2500/3mila euro) è stata utilizzata sinora da 2292 persone (laureati, diplomati, disoccupati, persone in cerca di "ricollocazion"), soprattutto per seguire master attinenti alla professione svolta.
Secondo l'assessore Anatrini ed i suooi collaboratori, l'offerta formativa disponibile non è sempre ben nota alle persone che potrebbero utilizzarla e l'informazione passa anche dall'istituzione di un numero verde (800904504) a cui attingere per tutte le richieste e le delucidazioni del caso.
Patrizia Papi, dirigente del settore formazione e lavoro della Provincia, ha spiegato che "non c'è informazione diretta a chi ne ha bisogno" e, in riferimento alle modalità di istituzione dei corsi (gratuiti), ha riferito che nascono dall'analisi del bisogno formativo necessario al lavoro, da cui sono derivati i profili professionali a cui sono dedicati. "La Provincia verifica, analizza, coordina, ma sono poi le agenzie ad erogare i corsi. E tra chi li ha seguiti il 20 per cento ha trovato lavoro ed un altro 20 per cento ha migliorato la propria posizine".