SIENA. Proscioglimento dall'accusa di abuso di ufficio (poichè il fatto non costituisce reato): questo l'esito del processo che vedeva imputato il presidente della Camera di Commercio di Siena, Vittorio Galgani ed altri otto dirigenti della ex giunta camerale.
I nove erano finiti sotto inchiesta per l’assunzione diretta, avvenuta nel 2002, di quattro dipendenti dell’azienda speciale "Siena Mostre" alla Camera di Commercio.
"Siena Mostre" era un’azienda di diretta emanazione camerale e sulla quale la Camera di Commercio aveva un controllo diretto: quando fu deciso di farne cessare le attività i dipendenti vennero assunti dall’ente camerale. Per il pm si trattava di un abuso di ufficio perchè si sarebbe dovuto indire un concorso pubblico, mentre per il giudice i dirigenti non sono colpevoli perchè il fatto non costituisce reato.
I nove erano finiti sotto inchiesta per l’assunzione diretta, avvenuta nel 2002, di quattro dipendenti dell’azienda speciale "Siena Mostre" alla Camera di Commercio.
"Siena Mostre" era un’azienda di diretta emanazione camerale e sulla quale la Camera di Commercio aveva un controllo diretto: quando fu deciso di farne cessare le attività i dipendenti vennero assunti dall’ente camerale. Per il pm si trattava di un abuso di ufficio perchè si sarebbe dovuto indire un concorso pubblico, mentre per il giudice i dirigenti non sono colpevoli perchè il fatto non costituisce reato.