La sentenza attesa nel pomeriggio (aggiornamenti)
SIENA. (a. m.) E’ iniziata questa mattina (31 ottobre), intorno alle 9,30, al palazzo di giustizia quella che dovrebbe essere l’ultima udienza nel processo per la ristrutturazione del derivato Alexandria tra Banca Mps e la banca giapponese Nomura. Imputati per ostacolo all’autorita’ di vigilanza per aver occultato idocumenti dell’accordo, il cosiddetto ‘Mandate agreement’, l’ex-presidente della banca Giuseppe Mussari, l’ex-direttore generaleAntonio Vigni e l’ex-responsabile dell’area finanza Gianluca Baldassarri, questi ultimi due presenti in aula. Per il primo i pubblici ministeri hanno chiesto una condanna a sette anni, per gli altri due sei. Una tesi, quella dell’accusa, confutata dai legali degli imputati per i quali il Mandate Agreement, ritrovato nell’ottobre 2013 nella cassaforte dell’allora direttore generale Vigni, era un documento noto all’interno della banca essendo anche inserito anche nel sistema informatico. La sentenza del tribunale, presieduto da Leonardo Grassi, dovrebbe arrivare a metà pomeriggio dopo le repliche dei pm e le eventuali contro repliche dei legali degli imputati.
Le associazioni ed i movimenti saranno davanti al tribunale nel pomeriggio. Ad accogliere gli imputati (Mussari escluso, s’intende) telecamere e giornalisti. L’unica contestazione da una signora che ha urlato “dovete andare tutti in galera”, all’arrivo di Baldassarri. I legali hanno chiesto che intervenissero le forze dell’ordine a tutela del loro assistito.
In aula il pm Grosso nella sua controreplica ha disegnato ancora una volta il quadro di cui è figura principale Giuseppe Mussari. Il pm ha evidenziato come l’ex-presidente di Mps non sia stato un “attore inconsapevole, ignorante, che leggeva un copione”, come la sua difesa ha cercato di rappresentarlo in questo processo. “Mussari e’ l’attore e il regista di questo film drammatico, che aveva come sceneggiatore dei silenzi Gianluca Baldassarri e aiuto regista Antonio Vigni”, ha aggiunto. Per Grosso Mussari, “oltre che regista è quindi stato un pessimo attore protagonista e per questo per lui abbiamo chiesto la condanna più pesante. Ha lasciato un’eredità pesante tale da minare non solo il Monte dei Paschi ma anche per la credibilita’dell’intero sistema bancario italiano”.
Successivamente è intervenuta l’avvocato di Bankitalia Olina Capolino, quindi è toccato alle ccontrorepliche delle difese. Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio ha fatto una dichiarazione spontanea anche Baldassarri che haricostruito tutte le informazioni da lui date agli altri dirigenti della banca. Nessuna dichiarazione invece da parte di Vigni.
Aggiornamento delle 13,30
Si è concluso il dibattimento: il collegio giudicante, presieduto da Leonardo Vanni, si è riunito in camera di consiglio poco dopo le 13. C’è incertezza sui tempi della decisione.
Le associazioni ed i movimenti saranno davanti al tribunale nel pomeriggio. Ad accogliere gli imputati (Mussari escluso, s’intende) telecamere e giornalisti. L’unica contestazione da una signora che ha urlato “dovete andare tutti in galera”, all’arrivo di Baldassarri. I legali hanno chiesto che intervenissero le forze dell’ordine a tutela del loro assistito.
In aula il pm Grosso nella sua controreplica ha disegnato ancora una volta il quadro di cui è figura principale Giuseppe Mussari. Il pm ha evidenziato come l’ex-presidente di Mps non sia stato un “attore inconsapevole, ignorante, che leggeva un copione”, come la sua difesa ha cercato di rappresentarlo in questo processo. “Mussari e’ l’attore e il regista di questo film drammatico, che aveva come sceneggiatore dei silenzi Gianluca Baldassarri e aiuto regista Antonio Vigni”, ha aggiunto. Per Grosso Mussari, “oltre che regista è quindi stato un pessimo attore protagonista e per questo per lui abbiamo chiesto la condanna più pesante. Ha lasciato un’eredità pesante tale da minare non solo il Monte dei Paschi ma anche per la credibilita’dell’intero sistema bancario italiano”.
Successivamente è intervenuta l’avvocato di Bankitalia Olina Capolino, quindi è toccato alle ccontrorepliche delle difese. Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio ha fatto una dichiarazione spontanea anche Baldassarri che haricostruito tutte le informazioni da lui date agli altri dirigenti della banca. Nessuna dichiarazione invece da parte di Vigni.
Aggiornamento delle 13,30
Si è concluso il dibattimento: il collegio giudicante, presieduto da Leonardo Vanni, si è riunito in camera di consiglio poco dopo le 13. C’è incertezza sui tempi della decisione.