TORRITA DI SIENA. L'operazione "Carmen" partita dalla Squadra Mobile di Messina e che ha portato all'arresto di 14 persone coinvolte in un traffico di sostanze stupefacenti e di banconote false, ha avuto una sua "diramazione" anche in provincia di Siena.
Questa mattina (14 gennaio) gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena, diretti dal Vice Questore Aggiunto, Sabatino Fortunato, hanno rintracciato ed arrestato, in collaborazione con i colleghi siciliani, il pregiudicato Giuseppe Iovino, messinese di 55 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei suoi confronti, il 07 gennaio scorso, dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, resosi responsabile, insieme ad altre persone, dei reati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione e spendita di banconote contraffatte.
Il pregiodicato aveva fissato il domicilio a Torrita di Siena, in una abitazione "di fortuna" ed è stato rintracciato questa mattina in un cantiere edile situato sulla "Siena-Grosseto", dove lavorava come muratore.
Numerosi gli aspetti della vita dell'uomo che sono emersi dall'indagine accurata degli investigatori: pare, infatti, che Iovino avesse vissuto in provincia di Siena già lo scorso anno, per qualche mese. Aveva preso domicilio a San Quirico d'Orcia, vicino ad un altro cantiere dove aveva prestato la sua manodopera prima di essere licenziato.
Gli inquirenti hanno scoperto che l'uomo si recava spesso a Pistoia dove viveva una donna polacca, ma teneva contatti frequenti anche in altre regioni e città d’Italia, e ricopriva un ruolo determinante nell’ambito dell’associazione, soprattutto per l’approvvigionamento di banconote false, utilizzabili nelle trasferte poste in essere per l’attività di spaccio, principalmente di cocaina e di marijuana, esercitata soprattutto nel messinese e nell’hinterland milanese. Non risulta, infatti, che il pregiudicato svolgesse la propria attività delittuosa nella nostra provincia.