Saranno circa una quarantina tra accusa e difesa
SIENA. Sono scaduti oggi (18 settembre) i termini per la presentazione delle liste dei testimoni di accusa e difesa al processo Mps-Antonveneta, che si aprirà il prossimo 26 settembre. I pubblici ministeri ne hanno chiamati una quindicina (tra di essi ci sono Fabrizio Viola, ad di Mps, ed alcuni funzionari di Bankitalia (che è anche parte offesa nel processo), della Consob e due della banca d’affari JP Morgan). Anche gli avvocati della difesa hanno provveduto a presentare le proprie liste. Il totale dei nomi è di circa un centinaio di persone, ma alcuni sono indicati sia dalla difesa che dall’accusa, per cui probabilmmente il loro numero si ridurrà ad una quarantina e sarà poi il giudice a definire chi comparirà sul banco dei testimoni. Si sa che i difensori di Antonio Vigni hanno citato anche alcuni funzionari di Nomura. Tra le persone in lista c’è Valentino Fanti, mentre nessuno ha chiamato Alessandro Profumo.
Le “squadre” sono così composte: pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso; Gian Luca Baldassarri è difeso da Filippo Dinacci, Giuseppe Mussari da Tullio Padovani e Fabio Pisillo, mentre Coppi e De Martino si occupano della difesa di Antonio Vigni.
Le “squadre” sono così composte: pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso; Gian Luca Baldassarri è difeso da Filippo Dinacci, Giuseppe Mussari da Tullio Padovani e Fabio Pisillo, mentre Coppi e De Martino si occupano della difesa di Antonio Vigni.
I tre, che vengono processati con rito immediato, come chiesto dai pm, devono rispondere dell’accusa di ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza, reato che avrebbero compiuto ”occultando” il contratto di mandate agreement tra Mps e Nomura per la ristrutturazione del derivato Alexandria (documento poi ritrovato nel 2012 nella cassaforte di Antonio Vigni).