L'uomo è stato rintracciato e sottoposto a fermo dopo essere sfuggito ad un primo controllo
CHIUSI. E’ stato di nuovo rintracciato e fermato dalla Polizia di Stato un tunisino di 40 anni che era riuscito a sottrarsi ad un primo controllo, abbandonando 1500 euro false durante la fuga.
Pensava forse di averla fatta franca J.H.R, quando alle ore 12.00 circa di ieri, 22 gennaio, si è dato alla fuga, durante un controllo da parte degli agenti delle Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi-Chianciano Terme.
Lo straniero, individuato dai poliziotti nei pressi della stazione ferroviaria della cittadina etrusca, è stato fermato per un normale controllo, ma era sprovvisto di documenti.
Gli agenti hanno quindi voluto approfondire la sua posizione, verificando che con il nome da lui dichiarato, poi rivelatosi falso, non risultava nessuna identificazione e nessun provvedimento, compreso il permesso di soggiorno.
Mentre i poliziotti si apprestavano a svolgere le ulteriori verifiche per addivenire ad una identificazione certa, l’uomo si è dato improvvisamente alla fuga ma è stato subito inseguito.
Vedendosi braccato, ha abbandonato una busta di plastica in terra, con all’interno un mazzo di banconote da 50 euro in 30 pezzi, risultate poi contraffatte, riuscendo però, sul momento, a fare perdere le proprie tracce.
Immediatamente la Sala Operativa del Commissariato ha diramato le ricerche a tutte le Forze e Corpi di Polizia, con le descrizioni dettagliate del fuggitivo, per il quale quindi non c’era scampo.
Ed ecco che infatti, la tempestività e il coordinamento operativo della Polizia da un lato, con la trasmissione della nota di rintraccio, e l’attenzione della cittadinanza dall’altro, con le segnalazioni, hanno dato subito i risultati prefissati.
Alle ore 15 circa, una telefonata è giunta nella vicina località Pucciarelli, nel Comune di Castiglione del Lago, sul cellulare di un agente della Polizia Stradale della cittadina umbra, che aveva da poco terminato il servizio.
Dall’altra parte della linea un familiare gli segnalava una persona che stava camminando vicino ai binari in direzione nord.
Subito l’agente, ancora in divisa, è sceso dall’auto e si è portato sul posto, scorgendo l’uomo in lontananza, dietro ad un cespuglio.
Il poliziotto gli ha intimato di fermarsi, ma l’uomo si è di nuovo messo a correre nella direzione opposta.
A quel punto, avendo verificato tramite la sala operativa del proprio ufficio che corrispondeva proprio alle descrizioni diramate dal Commissariato di Chiusi poche ore prima sul tunisino sfuggito al controllo, il poliziotto è salito in macchina e l’ha inseguito, avvicinandosi di alcuni metri.
Poi è sceso ed è riuscito a bloccarlo definitivamente in mezzo alla campagna circostante, riconsegnandolo poco dopo ai colleghi di Chiusi.
Dai successivi accertamenti svolti dagli uomini del Commissariato è emerso che le banconote, che sono state sequestrate, erano state abilmente contraffatte tanto da rendere difficile, a prima vista, una valutazione di autenticità.
Non solo. Gli agenti hanno accertato che lo straniero aveva dichiarato false generalità a chi lo aveva fermato alla stazione ferroviaria, probabilmente tentando di nascondere i propri precedenti penali, peraltro specifici, che lo avevano indotto a patteggiare in sede di giudizio, con conseguente condanna con pena sospesa ed espulsione dal territorio nazionale.
A seguito dei riscontri i poliziotti lo hanno pertanto accompagnato al carcere di Perugia, dove è rimasto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questa mattina, presso il Tribunale del capoluogo umbro, si è svolta l’udienza a seguito della quale è stato convalidato il fermo di indiziato di delitto della Polizia di Stato e disposta la misura della custodia cautelare in carcere.
Lo straniero dovrà inoltre scontare anche 11 mesi di reclusione, che aveva patteggiato a marzo del 2015.