SIENA. E’ fuorviante continuare a definire “influenza suina” il virus A/H1nN1. Lo sottolinea Confesercenti Siena, che in questi giorni ha raccolto numerose segnalazioni in questo senso da parte degli operatori alimentari senesi.
“Facciamo appello ai mezzi di informazione affinché si eviti di aggiungere tensioni superflue a quelle già esistenti – afferma Carlo Guiggiani, Presidente provinciale Fiesa Confesercenti – è comprensibile che per brevità l’appellativo iniziale sia stato impiegato nei giorni seguenti, ma a questo punto è opportuno smettere. I principali osservatori nazionali e internazionali, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, confermano che questo virus non è trasmissibile alle persone consumando cibo, tantomeno carne e prodotti a base di carne di maiale. Oltretutto l’Italia è un paese autosufficiente per la produzione di carne suina, dunque esportatore piuttosto che importatore, men che mai dal Messico”.
“Stante questo stato di cose, è fuorviante continuare ad ingenerare il dubbio presso la clientela, per la sola inerzia nel definire l’argomento. Negli ultimi giorni hanno preso a diffondersi alcune denominazioni aggiornate del virus: accanto al suo nome scientifico, A/H1nN1, può esser definito “influenza messicana” o meglio ancora “influenza A”. Chiediamo dunque a chi ancora non l’ha fatto di fare un piccolo sforzo, e contribuire ad una informazione più precisa”.