FIRENZE. Posta a rischio ritardi per mezza Toscana e per la provincia di Perugia nelle prossime settimane: i lavoratori del Centro Meccanizzato Postale (CMP) di Sesto
Fiorentino hanno proclamato lo stato di agitazione con uno sciopero programmato per lunedì prossimo e l’astensione dagli straordinari per due settimane, dal 12 al 24 maggio. È quanto si legge in una nota dei sindacati in cui si denunciano «le
carenze di organico» e si chiedono «alla direzione regionale delle Poste nuove assunzioni».
I problemi, secondo quanto spiega Marco Nocentini, segretario provinciale Slp-Cisl di Firenze, nasce dal fatto che al CMP «lavorano 660 persone a tempo indeterminato. Poche per la mole di lavoro che grava su quella struttura. Non a caso fino ad aprile scorso si era fatto ricorso a 60 lavoratori con contratti a termine, e a circa 35 mila ore di straordinario all’anno. Ma dai primi di maggio 45 di quei contratti sono scaduti e
l’azienda ha detto di non volerli rinnovare, con gravi conseguenze sul servizio: nelle prime due settimane di maggio abbiamo avuto in media 75 quintali di posta inevasa».
Il Centro di Sesto Fiorentino smista la corrispondenza per i singoli portalettere, dividendola per zona di consegna, per cinque province toscane (Firenze, Prato, Siena, Arezzo e Pistoia) e per quella di Perugia, oltre a compiere lavorazioni preliminari anche per le altre province. Per i sindacati servono almeno 50 nuove assunzioni, per «garantire qualità al servizio». (Ansa)
Fiorentino hanno proclamato lo stato di agitazione con uno sciopero programmato per lunedì prossimo e l’astensione dagli straordinari per due settimane, dal 12 al 24 maggio. È quanto si legge in una nota dei sindacati in cui si denunciano «le
carenze di organico» e si chiedono «alla direzione regionale delle Poste nuove assunzioni».
I problemi, secondo quanto spiega Marco Nocentini, segretario provinciale Slp-Cisl di Firenze, nasce dal fatto che al CMP «lavorano 660 persone a tempo indeterminato. Poche per la mole di lavoro che grava su quella struttura. Non a caso fino ad aprile scorso si era fatto ricorso a 60 lavoratori con contratti a termine, e a circa 35 mila ore di straordinario all’anno. Ma dai primi di maggio 45 di quei contratti sono scaduti e
l’azienda ha detto di non volerli rinnovare, con gravi conseguenze sul servizio: nelle prime due settimane di maggio abbiamo avuto in media 75 quintali di posta inevasa».
Il Centro di Sesto Fiorentino smista la corrispondenza per i singoli portalettere, dividendola per zona di consegna, per cinque province toscane (Firenze, Prato, Siena, Arezzo e Pistoia) e per quella di Perugia, oltre a compiere lavorazioni preliminari anche per le altre province. Per i sindacati servono almeno 50 nuove assunzioni, per «garantire qualità al servizio». (Ansa)