Il consigliere punta al segreteria dell'Unione comunale di Siena
di Augusto Mattioli
SIENA. Ed ora i candidati sono due. Oltre ad Alessandro Mugnaioli nella corsa per la carica di segretario del partito democratico di Siena città parteciperà anche Gianni Porcellotti, consigliere comunale del Pd. Questa mattina c’è stata la presentazione ufficiale della candidatura per un incarico non certo lieve, visto il quadro politico generale della città, le cui difficoltà vengono attribuite da molti alla scelte di chi ha guidato il partito democratico e ancora prima i partiti da cui è nato.
Da ciò che ha detto stamani Porcellotti emerge davvero una situazione di forte crisi del Pd. “Mi candido – ha spiegato – per fare del Pd senese un partito inclusivo ed aperto che torni con serenità ad essere punti di riferimento, in primis, dei quasi 1500 iscritti che negli ultimi due anni lo hanno abbandonato. Il congresso è l’occasione giusta non tanto per parlare solo dei nostri 600 iscritti ad oggi ma per riaprire un colloquio con tanti cittadini che nelle elezioni politiche e amIl cconsigliere di candidaministrative hanno scelto il voti di protesta o l’astensionismo”.
Porcellotti nelle sue considerazioni non è stato tenero sul Pd. “Un partito che cambia ma i suonatori sono sempre gli stessi”, ha puntualizzato. Ovvio pensare alle candidature di Alessandro Mugnaioli a Siena, di Niccolò Guicciardini, alla carica di segretario provinciale, di Riccardo Burresi, sostenuto dal gruppo di Alberto Monaci, personaggio presente da decenni nella politica senese in modo trasversale. “Mugnaioli – ha risposto Porcellotti ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano un giudizio – ha fatto le sue scelte ma non si è mai smarcato da quelle logiche”. “La mia è un’altra storia”, ha puntualizzato Porcellotti.
SIENA. Ed ora i candidati sono due. Oltre ad Alessandro Mugnaioli nella corsa per la carica di segretario del partito democratico di Siena città parteciperà anche Gianni Porcellotti, consigliere comunale del Pd. Questa mattina c’è stata la presentazione ufficiale della candidatura per un incarico non certo lieve, visto il quadro politico generale della città, le cui difficoltà vengono attribuite da molti alla scelte di chi ha guidato il partito democratico e ancora prima i partiti da cui è nato.
Da ciò che ha detto stamani Porcellotti emerge davvero una situazione di forte crisi del Pd. “Mi candido – ha spiegato – per fare del Pd senese un partito inclusivo ed aperto che torni con serenità ad essere punti di riferimento, in primis, dei quasi 1500 iscritti che negli ultimi due anni lo hanno abbandonato. Il congresso è l’occasione giusta non tanto per parlare solo dei nostri 600 iscritti ad oggi ma per riaprire un colloquio con tanti cittadini che nelle elezioni politiche e amIl cconsigliere di candidaministrative hanno scelto il voti di protesta o l’astensionismo”.
Porcellotti nelle sue considerazioni non è stato tenero sul Pd. “Un partito che cambia ma i suonatori sono sempre gli stessi”, ha puntualizzato. Ovvio pensare alle candidature di Alessandro Mugnaioli a Siena, di Niccolò Guicciardini, alla carica di segretario provinciale, di Riccardo Burresi, sostenuto dal gruppo di Alberto Monaci, personaggio presente da decenni nella politica senese in modo trasversale. “Mugnaioli – ha risposto Porcellotti ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano un giudizio – ha fatto le sue scelte ma non si è mai smarcato da quelle logiche”. “La mia è un’altra storia”, ha puntualizzato Porcellotti.