Lo scenario, allestito all’ultimo piano dell’edificio con la collaborazione della direzione tecnica del Santa Maria, ha simulato perfettamente quanto avviene nel corso di un incendio in una esposizione di quadri.
I vigili di Siena, che spesso sono costretti a intervenire per piccoli incidenti o principi di incendio negli edifici storici senesi, questa volta, hanno avuto il supporto di palmari a riconoscimento vocale, collegati con internet e con la rete multimediale del Corpo nazionale, da cui hanno potuto ottenere tutte le informazioni necessarie per l'intervento di soccorso in maniera corretta e con gli accorgimenti utili per evitare ulteriori danni alle opere. Nei palmari è stata inserita, anche, una specifica procedura operativa, concordata con esperti di restauro coinvolti dall’Università di Siena, contenente tutte le prescrizioni e i suggerimenti degli esperti d’arte.
La fornitura della strumentazione utilizzata è stata resa possibile grazie a un progetto europeo, denominato MAP (Mobile Adaptive Procedure), in cui i Vigili del fuoco di Siena sono stati inseriti come Comando pilota per la sperimentazione nello scenario della protezione del patrimonio culturale.
Anche la realizzazione di questo progetto, presentato a Siena nel Convegno internazionale del 23 maggio scorso, è frutto della collaborazione instaurata tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il Santa Maria della Scala e l’Università di Siena.