SIENA. "Riceviamo e pubblichiamo dal Forum movimenti per l'acqua di Siena, relativo alle decisioni che causeranno la mancanza di acqua per due notti alla settimana nei comuni di Asciano, Casole d´Elsa, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Monticiano, Rapolano.
"Tutto questo però potrebbe non bastare e dunque le notti in cui l'acqua verrebbe tolta aumenterebbero, così come aumenterebbero i comuni senesi interessati dal provvedimento.
Come forum senese movimenti per l´acqua, di fronte a queste notizie, ci chiediamo perché i provvedimenti presi in termini di risparmio idrico siano sempre tardivi, perché cioè si aspetti di arrivare ad una situazione di crisi idrica per accorgersi che l'acqua manca. Ci chiediamo perché le misure prese siano sempre tese a penalizzare i cittadini con ordinanze estive estemporanee e ripetute negli anni, anziché impostate con azioni pianificate e regolari di risparmio ed educazione ad un uso razionale, che dovrebbero riguardare gli stili di vita quotidiani e premiare con riduzioni tariffarie i comportamenti virtuosi.
Vorremmo sapere per quale motivo dal 1998 il bilancio idrico non abbia visto ancora la luce: come è possibile gestire razionalmente un bene di cui non se ne conosce la quantità e la riproducibilità, continuando a costruire seconde case e portando avanti speculazioni edilizie? Come si possono pensare delle politiche agricole, produttive ed energetiche adatte al nostro territorio senza sapere quanta acqua abbiamo? Nessun amministratore può essere capace di gestire ciò che non conosce.
Secondo noi questa situazione ha delle responsabilità che non possono essere imputabili alla sola siccità, che peraltro ha riguardato gli anni precedenti, ma che per quest'anno è un po' meno credibile per il semplice fatto che ogni cittadino ha visto piovere continuativamente fino al 20 di giugno.
Ci è stato detto che il sistema pubblico non era efficiente e che per questo si era reso necessario l'inserimento del privato nella gestione del servizio idrico, un privato che avrebbe portato conoscenze, denaro ed efficienza. Nel rilevamento compiuto al momento della gara di appalto le dispersioni di rete ammontavano al 46% oggi, dopo circa 7 anni, le dispersioni di rete sono al 42%, cioè una diminuzione di meno dello 0,5% all'anno. Questa irrisoria miglioria arriva con un contemporaneo aumento delle nostre bollette: abbiamo infatti la settima tariffa più cara d'Italia, a fronte di un'acqua che, in alcuni casi, è di scarsa qualità.
Nel contratto di gara ci sono poi un serie di meccanismi che concedono al soggetto gestore oltre alla remunerazione garantita del 7% su ogni euro investito, anche ulteriori fatturati garantiti. Il paradosso è che il soggetto gestore non realizza le infrastrutture, non arriva così acqua all'utenza e, a fronte di obiettivi di fatturazione non raggiunti, a dover pagare sono i soci, cioè i comuni e di conseguenza i cittadini.
Il forum senese movimenti per l'acqua si batte da anni affinché il servizio idrico sia un servizio efficiente, gestito in modo pubblico e partecipato. L'acqua non può essere un business, ma un diritto fondamentale di ciascun cittadino. Per questo deve essere risparmiata e recuperata e se ne devono diminuire gli sprechi attraverso un uso corretto della risorsa, ma insieme pensiamo sia necessaria la realizzazione di una nuova rete idrica pubblica, con acqua di qualità: una grande opera utile, per il ventunesimo secolo".